Nuova tegola su AstraZeneca. Dopo il verificarsi di altri casi di trombosi, e nonostante si continui a dire che non vi sia correlazione, o che le percentuali siano irrisorie, anche l’Italia ora pensa a uno stop per categoria e per età. Si va verso un divieto di somministrazione per gli under 55. La nostra agenzia del farmaco, l’Aifa, attende news da quella europea, l’Ema, che potrebbe fissare nuovi parametri e stabilire limiti -per categorie e età – dopo l’analisi degli eventi avversi segnalati dopo la somministrazione. “Il Comitato di farmacovigilanza (Prac) dell’Ema non è ancora giunto a una conclusione e la revisione è in corso. Terremo una conferenza stampa non appena la revisione sarà terminata”, la posizione dell’agenzia, che ha dato appuntamento ad oggi o a domani. (Continua a leggere dopo la foto)
AstraZeneca, quindi, a breve potrebbe essere vietato agli under 55 o a chi è sotto i 60 anni anche in Italia, seguendo l’esempio di Germania, Canada, Norvegia, Olanda e Danimarca che hanno deciso di utilizzarlo solo dalla sessantina in su o addirittura di sospenderlo. Per i soggetti di età inferiore a 60 anni che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca, in Germania potrebbe essere presa in considerazione l’ipotesi di utilizzare un vaccino a mRna (quindi Pfizer o Moderna) per la seconda somministrazione. (Continua a leggere dopo la foto)
Da Londra, intanto, rimbalzano indiscrezioni secondo cui l’agenzia dei farmaci britannica, Mhra, starebbe considerando possibili restrizioni alla somministrazione del vaccino nei giovani adulti per la preoccupazione di possibili trombosi rare. Lo riferisce Channel 4, ripreso dai principali media britannici e da Adnkronos. L’emittente televisiva cita “due fonti”, secondo cui “sebbene i dati non siano ancora chiari, ci sono argomentazioni crescenti che giustificherebbero l’opzione di somministrare un altro vaccino alle fasce di popolazione più giovani, almeno sotto i 30 anni”. Nessuna conferma ufficiale è arrivata, al momento, dall’Mhra. (Continua a leggere dopo la foto)
Sospesi, nel frattempo, i test relativi al vaccino per bambini e adolscenti. Il prof. Andrew Pollard dell’università di Oxford ha detto alla Bbc che non sono emerse preoccupazioni sui test in sé, ma che la sperimentazione pediatrica verrà comunque sospesa in attesa di ulteriori informazioni dall’Mhra. Come riporta La Stampa, inoltre, ora dubbi vengono avanzati anche sul nuovo vaccino Usa di Johnson&Johnson.
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