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Attacchi di delfini ai bagnanti. Le autorità diramano l’allerta: 18 feriti in pochi mesi

Nelle acque cristalline della Prefettura di Fukui, in Giappone, quella che una volta era considerata un’interazione giocosa con i delfini si è trasformata in un potenziale pericolo per i bagnanti. Quest’anno, le autorità locali hanno emesso un avviso di cautela: “Attenzione ai delfini aggressivi!” Questo insolito avvertimento è dovuto a un aumento significativo degli attacchi da parte di questi cetacei, con diciotto persone che hanno riportato morsi dall’inizio dell’anno.

Secondo la guardia costiera locale, il fenomeno è inaspettato. Nel 2022 si erano registrati solo due casi di morsi e nel 2023 il numero era salito a nove. Ma il 2024 ha portato una preoccupante escalation. Anche se la maggior parte delle ferite sono state superficiali, un caso particolarmente grave ha visto un bambino necessitare di venti punti di sutura, come ha riferito Shoichi Takeuchi, funzionario della guardia costiera.

La spiaggia di Suishohama, una delle più frequentate della regione, ha reagito prontamente all’emergenza. L’associazione turistica ha avviato una campagna informativa, avvisando i bagnanti di evitare il contatto con i delfini. Nei volantini distribuiti e sul loro sito web, sottolineano che sebbene questi animali siano generalmente pacifici, possono mordere e persino trascinare le persone sott’acqua, mettendo a rischio la loro incolumità.

Ma cosa sta causando questa inaspettata aggressività? Tadamichi Morisaka, professore di cetologia all’Università di Mie, ipotizza che dietro questi attacchi possa esserci un singolo delfino particolarmente curioso e giocherellone. “È possibile che stia cercando di interagire con gli esseri umani come farebbe con altri delfini”, spiega l’esperto. Le autorità insistono sulla necessità di mantenere una distanza di sicurezza e di non sottovalutare il potenziale rischio, ricordando che la sicurezza dei bagnanti deve sempre essere la priorità.