Le truffe online ormai dilagano, complici la sempre maggiore abilità di chi le mette in pratica. In periodo estivo, ovviamente, i criminali informatici si accaniscono sul settore del turismo e dei viaggi estivi, un assalto vigliacco alle finanze di persone che cercano solo di godersi una meritata vacanza dopo un anno di lavoro. Si sa, i truffatori non brillano per empatia. Ma sono diventati molto abili, tanto che essere raggirati ora è molto facile.
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La truffa parte da un messaggio che, apparentemente, arriva direttamente dal sito sul quale sono stati prenotati viaggi e soggiorni. A essere colpito, di recente, è stato soprattutto un sito molto utilizzato, Booking.com. Il messaggio dei truffatori chiede di confermare la prenotazione già effettuata, e mette in allarme gli acquirenti minacciando la cancellazione delle vacanze in caso di mancato invio della conferma.
“Si prega di confermare nuovamente la verifica (dei dati, ndr) per completare la prenotazione”, si legge nel testo inviato da un lettore truffato al portale Today.it. “Il denaro non verrà sottratto questa volta. Apri qui o in un altro browser per compilare i campi vuoti e confermare l’applicazione”. Il problema è che il messaggio ha, in apparenza, una provenienza sicura, arrivando direttamente dal portale di Booking.com. E questo fa abbassare le difese a molti che, magari, stanno lavorando o sono impegnati e cercano di liberarsi in fretta di questa apparentemente “piccola” scocciatura. O si spaventano all’idea che le agognate ferie vengano cancellate.
Le parole del lettore raggirato
Come ha spiegato il lettore raggirato a Today.it, “stavo già comunicando da diverse settimane con la struttura, per cui non ho avuto sospetti e ho autorizzato il pagamento. Mi sono accorto della truffa solo quando ho autorizzato per la seconda volta, inconsapevolmente, il pagamento della stessa cifra. A quel punto ho contattato la struttura che mi ha confermato di non avermi mai inviato quel link”.
Il risultato, come spiega lo stesso lettore, è che pur avendo cercato di bloccare le carte appena scoperto l’inganno, entrambi gli addebiti – quello “reale” e quello legato alla truffa – erano ormai andati a buon fine. A questo punto, all’incauto turista si è presentato un altro problema. Pur essendosi recato alla Polizia per fare denuncia, una volta presentatosi in banca gli è stato negato il rimborso. E non è stato nemmeno possibile bloccare la transazione, effettuata attraverso una carta di credito.
Tutto ciò è successo perché la piattaforma scelta dai truffatori era ritenuta affidabile e rispettava le condizioni di sicurezza previste dalla banca stessa, come l’autenticazione a due fattori per la conferma del pagamento. Nonostante ciò, la banca ha contestato al cliente di essere stato “poco diligente” nell’autorizzare la transazione. Il risultato è che chi cade in questa trappola finisce per pagare la vacanza due volte, subendo un esborso doppio rispetto a quanto previsto.
Questo caso evidenzia quanto sia importante rimanere vigili e attenti quando si effettuano transazioni online, soprattutto in settori come quello dei viaggi, dove le truffe sono in aumento. Per evitare di cadere in questi inganni, è consigliabile verificare sempre l’autenticità delle comunicazioni ricevute e utilizzare canali ufficiali per le conferme e i pagamenti.