Con l’arrivo dell’autunno, i primi sintomi del raffreddore non tardano a farsi sentire. Come di consueto, si corre in farmacia alla ricerca di rimedi, in particolare per alleviare la congestione nasale. Tra i prodotti più utilizzati, spiccano gli spray nasali, ma è fondamentale prestare attenzione alla loro composizione. Non tutti, infatti, sono uguali. Un’attenzione particolare va riservata ai farmaci che contengono pseudoefedrina, un principio attivo impiegato in molti medicinali da banco per trattare i sintomi legati a raffreddore, influenza e allergie.
Recentemente, la sicurezza dei farmaci a base di pseudoefedrina è stata oggetto di una revisione approfondita. Questa indagine, avviata all’inizio del 2023, è stata motivata da segnalazioni di alcuni effetti collaterali gravi, come la sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (PRES) e la sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile (RCVS). Queste due condizioni possono provocare problemi ai vasi sanguigni del cervello, riducendo il flusso di sangue e aumentando il rischio di ischemia e ictus, con potenziali gravi conseguenze per la salute e la vita dei pazienti.
L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), insieme all’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), ha emesso nuove raccomandazioni per minimizzare i rischi legati all’uso della pseudoefedrina. Altroconsumo, un’associazione per la tutela dei consumatori, ha inoltre pubblicato un elenco dei farmaci contenenti questa sostanza. Secondo le autorità sanitarie, l’uso di pseudoefedrina è sconsigliato in pazienti affetti da ipertensione grave o non adeguatamente controllata, così come in coloro che soffrono di malattie renali o insufficienza renale, sia acuta che cronica. In questi individui, il rischio di sviluppare PRES o RCVS è notevolmente aumentato.
I sintomi di queste sindromi includono un forte mal di testa improvviso, nausea, vomito, confusione mentale, convulsioni e disturbi visivi. Nel caso in cui un paziente, in particolare chi soffre delle condizioni sopra citate, manifesti uno di questi segnali durante l’assunzione di farmaci a base di pseudoefedrina, è fondamentale interrompere immediatamente l’uso e cercare assistenza medica tempestiva.
In Europa, l’allerta per l’uso della pseudoefedrina non è una novità. Già in passato si erano sollevate preoccupazioni per gli effetti collaterali di questa sostanza, soprattutto in seguito a studi che hanno evidenziato la sua capacità di restringere i vasi sanguigni, un fenomeno che può influenzare negativamente la circolazione cerebrale. Tuttavia, il suo utilizzo continua a essere diffuso, poiché i medicinali che la contengono risultano efficaci nel ridurre i sintomi nasali, spesso garantendo sollievo immediato. Per questo motivo, è fondamentale che i pazienti siano informati dei rischi e che il farmaco venga assunto solo su indicazione medica, soprattutto in presenza di condizioni preesistenti.
In definitiva, l’importanza di leggere attentamente il foglietto illustrativo e di consultare il proprio medico o farmacista prima di utilizzare farmaci per il raffreddore, specialmente quelli che contengono pseudoefedrina, non può essere sottovalutata. Informarsi e prendere decisioni consapevoli può fare la differenza nella prevenzione di potenziali complicanze per la salute.