La Cina accelera sull’auto elettrica. L’ultimo investimento è frutto dell’accordo tra BMW e Volkswagen che hanno firmato una serie di offerte questa settimana per continuare a sviluppare auto elettriche e auto-guida in Cina. La Cina è il primo mercato mondiale per i veicoli elettrici. L’anno scorso ne sono stati venduti più di 650 mila, una cifra che supera l’insieme dei veicoli elettrici acquistati nel resto del mondo. Le previsioni di PricewaterhouseCoopers (PwC) indicano un forte sviluppo per il settore che arriverà a contare una produzione di 1,6 veicoli nel 2018 e che salirà a 4 milioni nel 2024. In pochi giorni, il gruppo tedesco ha annunciato diverse partnership, fra cui quella con il colosso Baidu per lo sviluppo di Apollo, piattaforma aperta per la guida senza pilota.
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La Cina detiene la chiave per il futuro dell’industria automobilistica
BMW, la casa tedesca, infatti, investe in Cina e sulla Cina per la mobilità del futuro, sia quella tradizionale dei motori endotermici, sia quella a emissioni zero. Senza scordarsi della guida autonoma. Lo dimostra una serie di accordi stretti nei giorni scorsi fra BMW e aziende cinesi.
Le fabbriche in Cina hanno prodotto circa 25 milioni di autovetture l’anno scorso, secondo l’Organizzazione internazionale dei costruttori di autoveicoli. La Cina è già il primo mercato per molti marchi automobilistici globali e i suoi conducenti acquistano più veicoli elettrici di qualsiasi altro paese. Volkswagen ha impegnato 15 miliardi di euro (17,6 miliardi di dollari) martedì per effettuare ricerche in Cina su argomenti quali la mobilità elettrica, la connettività e la guida autonoma. Il CEO Herbert Diess ha affermato che la società starebbe “espandendo sistematicamente le sue partnership” nel paese.
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BMW, nel frattempo, ha finalizzato i piani per la produzione di Mini elettrici nel paese attraverso una joint venture con Great Wall Motor. In pratica il gruppo BMW sta spostando in Cina il suo polo produttivo elettrico, come dimostra anche l’impegno assunto dallo stesso stabilimento BBA per la costruzione delle batterie destinate agli attuali modelli ibridi di BMW e MINI. Restando sul marchio britannico di BMW è da segnalare la neonata joint venture Spotlight Automotive Ltd. creata da BMW e Great Wall per la produzione della MINI elettrica in Cina nello stabilimento della provincia di Jiangsu, a Nord di Shanghai.
E’ questo il primo frutto della lettera d’intenti annunciata da BMW e Great Wall nel febbraio scorso, pensato per la produzione delle E-MINI e delle Great Wall elettriche nel più importante mercato mondiale per l’auto e l’auto elettrica.Inoltre, BMW ha rimesso in piedi la collaborazione con Baidu – il Google cinese – per lo sviluppo di veicoli a guida autonoma: un accordo c’era già, ma era stato interrotto circa due anni fa. Tuttavia il “ritorno di fiamma” passa per l’ingresso di BMW nel consiglio di amministrazione di Apollo, la piattaforma open-source creata da Baidu nel 2017 per far progredire velocemente la tecnologia del pilota automatico per auto. La Cina è diventata leader mondiale nei veicoli elettrici, poiché il governo spinge a ridurre i livelli di inquinamento e ad aumentare il settore tecnologico del paese.
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