Dopo un incredibile entusiasmo iniziale, la maggior parte dei sostenitori delle auto a guida autonoma sta perdendo fiducia a causa dei recenti incidenti mortali riportati dalle cronache.
Le auto a guida autonoma possiedono sicuramente le carte in regola per diventare i mezzi di trasporto del futuro, in quanto il loro scopo è quello di garantire spostamenti più facili, più produttivi e più sicuri.
Gli esiti del sondaggio
Un recente sondaggio, pubblicato pochi giorni fa dall’American Automobile Association, ha rilevato che il 73% dei conducenti americani ha paura di guidare un veicolo autonomo. Questa percentuale è aumentata del 10 % rispetto allo stesso sondaggio fatto circa 6 mesi fa.
All’incirca il 64 % ha dichiarato di avere troppa paura di mettersi alla guida di un veicolo autonomo.
Questi dati mostrano un aumento di paura e scetticismo riscontrati per i veicoli a guida autonoma sopratutto in seguito agli incidenti mortali avvenuti marzo in Arizona.
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La tecnologia che intimorisce
Anche un altro sondaggio, condotto dal sito di acquisto di automobili CarGurus, ha rivelato che i proprietari di auto non sono ancora pronti a scambiare i loro veicoli convenzionali con veicoli a guida autonoma. L‘84% dei 1.873 proprietari di auto statunitensi intervistati in aprile ha dichiarato di non essere pronto a possedere un’auto a guida autonoma per almeno i prossimi cinque anni.
Inoltre il 79% degli intervistati ha dichiarato di non essere entusiasta della nuova tecnologia, che ritiene instabile e non abbastanza sicura.
Tesla è senza dubito reputato come il miglior marchio di fiducia per lo sviluppo della tecnologia delle auto a guida autonoma. Complice quell’Elon Musk imprenditore che grazie alla sua intraprendenza e lungimiranza ha saputo creare un brand che unisce in sé il futuro, l’innovazione e la potenza dirompente. Sempre secondo i sondaggi, una reputazione negativa viene accostata invece a Waymo, azienda automobilistica autonoma di Google, che è stata ritenuta affidabile solo dal 5% dei conducenti intervistati. Eppure si tratta di un’impresa solida e di successo.
Si può quindi concludere che la sicurezza ha giocato un ruolo importante nel modo in cui le persone si sentono rispetto alle auto che guidano da sole, sia per chi si è dimostrato inizialmente entusiasta, sia per chi è invece è tutt’oggi preoccupato.
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Il caso GPS e la reazione dei consumatori
In realtà osservare con attenzione le auto a guida autonoma e conoscerne e fondo i meccanismi può placare molti timori. Daniel McGehee, direttore del National Advanced Driving Simulator, e docente di ingegneria all’Università dello Iowa, ha accostato i risultati del sondaggio mostrano quelli che più di vent’anni fa stavano monitorando i sistemi di navigazione GPS per la mappatura. Il feedback iniziale dei consumatori infatti era stato quello secondo cui il GPS era ritenuta “la cosa più stupida del pianeta”. Le prime ricerche infatti indicavano, in maniera del tutto erronea, che le persone non avrebbero mai usato il GPS poiché utilizzavano mappe cartacee.
E pensare che oggi siamo addirittura nell’era di Google Maps, dove la maggior parte delle persone preferisce il tracciamento digitale a qualsiasi tipo di mappa cartacea. Perciò anche le affermazioni fatte da McGehee possono inquadrare la paura delle auto a guida autonoma in una primissima fase iniziale di timore, che verrà poi superata dalle innovative funzionalità e le alte performance una volta sperimentate.
Per i consumatori risulta infatti estremamente difficile accettare le nuove tecnologie fino a quando non le hanno provate di persona, ma le nuove tecnologie sono certo fatte per migliorare ed alzare gli standard qualitativi della guida su strada, garantire una performance differente, avere meno impatto ambientale. Se questo quindi è il loro scopo su carta, attendiamo di conoscere gli esiti reali al più presto.
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