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Auto senza pilota, arriva il Codice etico

Per tutelare le vite e assicurarsi le migliori esperienze alla guida, dalla Germania arriva il Codice etico per le auto a guida autonoma. Nel 2020 saranno i mezzi del futuro.

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Se esiste il Codice stradale per automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni, serve anche per le auto a guida autonoma. Questa l’idea della Commissione etica sulla guida autonoma, nata in Germania che ha redatto il Codice etico per i robot al volante.
Per Christoph Luetge, professore di Business Ethics al Politecnico di Monaco e membro della commissione, questo testo è fondamentale perché rappresenta un primo passo per la futura regolamentazione .
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I principi del codice

Il testo elaborato dalla Commissione ancora non contiene leggi, ma dettami morali per il futuro delle auto a guida automatica. I temi riguardano perlopiù gli aspetti della sicurezza. Nel documento c’è scritto che la priorità delle automazioni deve essere quella di salvare vite e quindi di trovare soluzioni. La Commissione, voluta al ministro tedesco dei trasporti Alexander Dobrint, è composta da  quattordici membri, tra quattro professori di etica, uno di informatica, un teologo e un ex giudice costituzionale. L’auspicio dei saggi è che il Codice possa fare da apripista a un insieme di leggi vero e proprio. In caso di incidenti con danni alle auto, allora la responsabilità funziona come quella odierna.
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Il primato della Germania

In Europa la Germania è il paese che più di tutti ha legiferato in tema di automazione automobilistica. Nel maggio scorso il Bundestag ha approvato una legge che consente la sperimentazione di auto robotizzate sulle strade. Consapevoli che i mezzi autonomi saranno i protagonisti del futuro dei trasporti, i parlamentari tedeschi hanno messo dei paletti alla legge. Innanzitutto deve esserci la scatola nera, i cui dati dovranno essere conservati per 6 mesi; poi i guidatori dovranno fare il possibile per evitare incidenti; infine la responsabilità civile e penale ricadrà sul produttore.
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Le auto senza pilota nel mondo

Secondo una previsione di BI Intelligence, le macchine automatizzate nel 2020 (anno della messa sul mercato) saranno quasi 10 milioni. Ad oggi molti marchi automobilistici si stanno attrezzando per mettere appunto questi tipi di auto, cioè quelle del futuro. Volskwagen già è impegnata e Renault-Nissan (fresca dell’acquisizione di Mitshubishi) ha già fatto test per i nuovi modelli. Tante sono le aziende di altri settori (informatica, robotica e meccanica) che stanno contribuendo alla costruzione di auto a regolazione automatizzata. La più famosa è Alphabet, che già possiede Google e Youtube, e ha lanciato le Google Car vero nome “Waymo”. C’è poi Apple, che ad aprile ha ottenuto la licenza per mandare sulle strade le auto senza pilota. C’è poi la casa di elettrodomestici Bosch che insieme alla Mercedes ha dato il via ad un’auto controllabile con lo smartphone. Ad oggi c’è comunque una disputa tra Alphabet e Uber. Per l’azienda californiana, un ingegnere che all’epoca dei fatti era loro dipendente, avrebbe mandato illecitamente a Uber dei progetti sui sensori di sicurezza stradale.
Fonte principale originale: repubblica.it