Non si può certo dire che a Elon Musk, il numero uno di Tesla, manchino le idee. La sua ultima trovata, inviare un’auto su Marte, ha già generato un largo interesse che ha nuovamente portato il marchio californiano al centro dell’attenzione.
Il suo progetto, peraltro, avrebbe l’evidente vantaggio di poter contare non solo su Tesla, ma anche sul know-how di SpaceX, azienda che opera nel settore aerospaziale e la quale si propone di rendere alla portata di tutti i viaggi spaziali.
La prescelta è una Roadster
Spedire un’auto su Marte, in effetti, sembra una trovata di grande impatto, tale da poter riverberare una pubblicità estremamente positiva sul modello prescelto, ovvero una Tesla Roadster che fa parte del parco macchine di Musk. La macchina sarà infilata in un razzo Falcon la cui partenza è stata messa in cantiere proprio per il prossimo anno. Il lancio avverrà sulle note di Space Oddity, il celebre brano di David Bowie che uscì appena dieci giorni prima che Neil Armstrong desse luogo alla sua famosa passeggiata lunare e che fu usato dalla BBC come colonna sonora della trasmissione sull’evento principale del 1969.
Il Falcon Heavy è finalmente pronto
L’idea è stata annunciata su Twitter, e nei giorni successivi lo stesso Elon Musk ha reso noti altri particolari, a partire dal fatto che il vettore sarà un Falcon Heavy, il cui debutto era atteso per il 2013, venendo però continuamente rinviato a causa dei continui problemi tecnici insorti.
Il decollo avverrà da Cape Canaveral, dalla stessa piattaforma che ospitò le storiche missioni Apollo. A meno che non vengano fuori improvvisi problemi, il viaggio della navicella durerà un miliardo di anni.
Se questo volo non sarà in grado di trasportare persone, gli esseri umani potranno invece volare su Marte con il prossimo Falcon Heavy, che sarà progettato espressamente per questo ambizioso scopo. Lo stesso Musk ha peraltro precisato come entro cinque anni potrebbero arrivare sul pianeta rosso due navicelle spaziali contenenti uomini, i quali entro il 2050 potrebbero aver costruito una intera città.
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Le difficoltà di Tesla
Se l’auto su Marte è un progetto estremamente ambizioso, va però ricordato come Tesla non se la passi molto bene, al momento. Il brand di Paolo Alto, infatti ha appena pubblicato i dati sull’ultimo trimestre, rendendo noto come le perdite si attestino a oltre 600 milioni di dollari. Inoltre dall’anno della sua nascita, il 2003, ha già bruciato una somma gigantesca, circa 10 miliardi di dollari.
Le ambizioni sono insomma altissime, ma i risultati sinora ottenuti non sono pari alle attese, anche perché nel settore dell’auto elettrica la concorrenza non dorme riuscendo spesso a sorpassare Tesla. Come è successo di recente per il camion elettrico Semi, che l’azienda californiana ha a lungo presentato come primo modello ecologico del suo comparto, per poi essere sorpassata in fotofinish da Daimler con E-Fuso Vision One.
Non va poi sottovalutato l’impatto sull’immagine del marchio della vicenda che ha visto protagonista la Model 3, l’auto che doveva essere consegnata ad oltre 400mila acquirenti i quali si erano fidati della presentazione, versando mille dollari a testa per prenotarla. Una serie di problemi ha quindi reso impossibile il rispetto della promessa iniziale, costringendo il management a vere e proprie acrobazie che non sono sfuggite agli analisti.
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