Sono oramai in dotazione su tutte le vetture di recente fabbricazione, ma ora anche chi sia proprietario di un veicolo più “datato” dovrà sottostare all’ennesima imposizione che giunge da Bruxelles. E l’obbligo di dotare l’automobile dei dispositivi Adas sarà naturalmente a carico del proprietario. Dapprima sciogliamo l’acronimo Adas: sta per Advanced Driver Assistance Systems (“Sistemi avanzati di assistenza alla guida”). Gli obblighi sono previsti dal Regolamento UE 2019/2144 e si avvicina la data entro la quale adempiere. Il tutto rientra nella strategia della Commissione europea di ridurre gli incidenti stradali, secondo la “Vision zero” che ha fissato l’obiettivo di ridurre a zero il tasso di vittime e feriti gravi entro il 2050.
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I sistemi Adas si precisano in quella serie di strumentazioni con tecnologie avanzate, allo scopo di rendere più sicura la guida, andando a preservare la vettura da incidenti, e imprevisti durante la guida. L’obbligo scatterà dal 7 luglio 2024. (Continua a leggere dopo la foto)
Come funziona la “retrocamera”
Tra le principali previsioni del Regolamento comunitario, tutti i modelli in vendita nelle concessionarie – ma, come detto, pure quelli di precedente omologazione – dovranno disporre della “retrocamera” o telecamera di retromarcia, allo scopo di prevenire collisioni con persone e oggetti dietro il veicolo. Non solo la telecamera: si intende qualsiasi altro sistema, ad esempio il rilevamento sonoro degli ostacoli, può concorrere al medesimo fine. Ad ogni modo, il conducente resta l’unico responsabile dell’eventuale danno recato a persone o cose. Sicché una telecamera di retromarcia non funzionante può comportare una multa, e se il malfunzionamento provoca anche un incidente, sono previste delle sanzioni, come si legge sul portale specializzato Automobili10. L’inosservanza dell’obbligo di diligenza generale al momento del ripristino è sanzionabile per la cifra di 35 euro; la messa in pericolo degli altri utenti della strada durante la retromarcia comporta 80 euro di multa e 1 punto di penalità sulla patente; la messa in pericolo degli altri utenti della strada durante la retromarcia, con conseguente incidente, può costare una multa di 100 euro e 1 punto di penalità sulla licenza di guida. (Continua a leggere dopo la foto)
Gli altri sistemi Adas
Oltre a tali rilevamenti in retromarcia, altri sistemi Adas, diverranno obbligatori: il Lane assist consente il mantenimento automatico della corsia di marcia. In sostanza, una telecamera legge le strisce sulla strada e allertare il conducente con vibrazioni del volante; in maniera analoga, funziona l’ISA (Intelligent Speed Assistant), il dispositivo che rileva la velocità del veicolo e la confronta con quella consentita sulla strada dove si sta viaggiando; vi è, poi, l’alcolock, una sorta di etilometro connesso al sistema di avviamento dell’auto. Se il dispositivo rileverà l’assenza totale di alcol nel conducente, obbligato a soffiarci dentro prima che l’auto possa mettersi in moto, l’auto non potrà partire. Ad oggi il costo è compreso tra i 70 e i 150 dollari Usa. Infine, la normativa parla di “registratore di dati di evento” ma si tratta della cosiddetta scatola nera, per intenderci quella che è montata sugli aerei: non può essere disattivata e i dati raccolti, secondo la nuova normativa europea, saranno: la velocità del veicolo, la frenata, la posizione e l’inclinazione del veicolo sulla strada.