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Autonomia, Meloni avverte la Lega: “Nessuno resterà indietro”

Economia, Pnrr, contante. Ma anche autonomia regionale differenziata nel discorso che Giorgia Meloni tiene in videocollegamento con ‘L’Italia delle regioni’, il primo festival promosso dalle regioni e dalle province autonome, in corso a Palazzo Lombardia a Milano. Il presidente del Consiglio non fa sconti a nessuno. Né all’Unione europea che vorrebbe condizionare le sue decisioni, né tantomeno alla Lega di Matteo Salvini sul tema, caro ai leghisti, dell’autonomia regionale.

Autonomia, Meloni frena Salvini

Giorgia Meloni rassicura sul fatto che “il governo vuole favorire l’attuazione dell’autonomia differenziata in tempi rapidi, in un quadro più ampio di riforme per rafforzare e ammodernare l’assetto stato. Ma non sarà mai un pretesto per lasciare indietro una parte del territorio. – puntualizza il premier – L’obiettivo è migliorare efficienza e qualità dei servizi e colmare i divari, non creare disparità”.

Nel rapporto tra Stato e regioni, prosegue la Meloni, bisogna ripartire dalle “storture e mi riferisco alla riforma del titolo V che su molte materie ha aumentato la conflittualità, con tutto quello che comporta in termini di lungaggini ed efficienza. Più in generale, prima di fughe in avanti occorre un confronto su competenze e funzioni chiari, da fare insieme e senza pregiudizi”, aggiunge Giorgia Meloni spiegando che “il governo vuole lavorare a un nuovo modello di collaborazione a partire dal coordinamento tra politiche statali e regionali, sfruttando tutte le opportunità offerte dalle risorse del Pnrr”.

“Il Next Generation Eu ha rappresentato una prima risposta a livello europeo. – cambia poi argomento la Meloni – Ma oggi è evidente a tutti che non è più sufficiente, perché era un piano immaginato per contrastare le conseguenze della pandemia e non poteva ovviamente tenere in considerazione l’impatto che la guerra in Ucraina avrebbe avuto sul nostro tessuto economico, produttivo e sociale. Bisogna fare di più oggi a livello europeo, partendo dal tema del caro energia. -insiste il premier – Il Pnrr è un’eredità importante, però ovviamente è un’eredità importante se quelle opportunità non vanno perse. Il governo ha deciso di riattivare la cabina di regia sul Pnrr per monitorare lo stato di attuazione degli obiettivi, per individuare le soluzioni migliori a superare le criticità”.

“In modo rapido, efficace e coeso, coinvolgendo tutti gli attori in campo per stabilire una collaborazione indispensabile per raggiungere i traguardi. – prosegue il suo intervento Giorgia Meloni – Su questo credo ci sarà molto da lavorare, ma ci sarà anche modo di lavorare insieme nelle prossime settimane. Anche sugli interventi previsti nel Pnrr dovremo valutare le priorità perché ovviamente il costo delle materie prime mette a serio rischio la realizzazione di questi interventi”, conclude.

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