Scadono gli ultimi congelamenti dei pedaggi autostradali con l’arrivo dell’estate, con il passaggio più importante previsto per il 1 luglio, quello di Autostrade per l’Italia che a ottobre 2018 aveva chiesto e ottenuto un +0,8%, il rincaro più contenuto di tutti. Tocca anche all’aumento più consistente, il 19% di Strada dei Parchi (gruppo Toto), che ha le due autostrade tra Roma-Abruzzo e quindi preoccupa molto i pendolari che arrivano nella capitale da est.
Scade la tregua anche per le Tangenziali di Milano (gratuite solo per chi entra ed esce prima delle barriere di pedaggio presenti in alcuni punti del percorso). Il primo congelamento a terminare era stato quello della Milano-Serravalle: appena un mese. In entrambi i casi l’aumento è del 2,64%. Strada dei Parchi ha annunciato che potrebbe far scattare il maxi-rincaro, concesso già dal precedente ministro Graziano Delrio, sulle sue A24 e A25. Una stangata che la società che aveva bloccato volontariamente in attesa di sapere se e come il Governo avrebbe contribuito alla messa in sicurezza sismica della sua rete: costo 3,4 miliardi.
Il ministro Toninelli ha risposto che sta lavorando col ministero dell’Economia: c’è anche da fare una legge che consenta di mettere mano al fondo Infrastrutture, oltre che rimodulare il piano economico finanziario della società, cioè il documento concordato col ministero che regola investimenti e rincari dei pedaggi per un quinquennio (il +19% è frutto del piano oggi in vigore).
La situazione resta incerta. Pare ripetersi lo schema di un mese fa sulla questione deltraforo del Gran Sasso: Strada dei Parchi è tra i soggetti coinvolti in un processo per l’inquinamento della falda acquifera interna alla montagna e aveva minacciato la chiusura totale del tunnel, tramutata in limitazione del traffico a una corsia per canna dopo un accordo trovato in extremis per un intervento del ministero. Quanto ad Autostrade per l’Italia, come spiega il Sole 24 Ore, non si ha notizia che si lavori a una proroga del congelamento.
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