Continua a tenere banco nella maggioranza il tema della revoca della concessione ad Autostrade, due anni dopo la tragedia del Ponte Morandi e la morte di 43 persone che aveva portato il Movimento Cinque Stelle a dichiarare guerra ai Benetton. Il governo ha annunciato, un po’ a sorpresa, che almeno temporaneamente la gestione del nuovo viadotto sul Polcevera è stata affidata ad Aspi. Notizia che ha fatto infuriare i grillini ma non Matteo Renzi.
“Sono entusiasta che ci abbiano dato ragione sullo sblocco dei cantieri dopo averci insultato per mesi, ma ora i risultati si devono vedere. Lo stesso vale per Autostrade: è il momento di passare dalle chiacchiere ai fatti. Dopo due anni non si può continuare ad urlare revocheremo o cacceremo i Benetton. Perché è molto semplice, ma impossibile da farsi: basta col populismo degli annunci” ha detto oggi l’ex premier Matteo Renzi a La Stampa.
“Tutti sapevano che la gestione sarebbe andata ad Autostrade: era già previsto all’inizio del percorso – osserva riferendosi alla nuova gestione a Aspi del ponte di Genva – ma ora basta con la politica dei rinvii. Non puoi dire ‘revoco’, lasciando aperta cosi’ a lungo la questione. In un senso o nell’altro le decisioni vanno assunte”.
“Non si tratta di dare un giudizio sulla simpatia della famiglia Benetton – afferma – Atlantia, che controlla Aspi, ha molti progetti in Italia bloccati dall’incertezza normativa che viene da dichiarazioni di membri del governo. Un atteggiamento sbagliato. Anche per il contesto nel quale viviamo. Tutti noi sappiamo che la convenzione firmata con Autostrade nel 2008 era eccessivamente vantaggiosa per il privato. Fu un errore del governo di centrodestra, un errore che paghiamo da 15 anni e che continueremo a pagare. Penso che se si vuole un intervento sul capitale azionario, l’operazione più corretta sarebbe quella di costruire subito un’operazione di mercato su Atlantia”.
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