Pronti a tornare in piazza, alla prima occasione utile, per urlare di nuovo tutta la loro rabbia. Senza un minimo di autocritica per gli scontri andati in scena a Roma, senza un rimpianto per le polemiche che hanno finito per macchiare la manifestazione. Anzi. Nelle chat del popolo No Pass, le espressioni ricorrenti sono: “A quando la prossima invasione?”. C’è voglia di ricominciare subito. In un crescendo di tensioni che non lascia presagire nulla di buono in vista delle prossime proteste.
Come rivelato da Repubblica, nelle ore successive alle violenze della capitale le chat si sono riempite di frasi inquietanti. “Dobbiamo giocare sporco, mettere anziani e bambini davanti alle manifestazioni”. Oppure: “Vogliono la guerra, e guerra avranno”. L’arresto dei vertici di Forza Nuova, che hanno guidato l’assalto alla sede nazionale della Cgil a Roma, non sembra aver preoccupato nessuno. Un popolo che il Viminale stima in circa 30 mila italiani “ostili al vaccino” e che si dice pronto a far parlare nuovamente di sé.
Tra i canali preferiti dal popolo No Pass c’è Telegram, dove il gruppo “No Pass, vinciamo insieme” ha raccolto già 29.800 iscritti. Una finestra in cui sfogare il proprio risentimento, in cui si trova un po’ di tutto: complottismo, voglia di rivolta, commistioni con il mondo dell’estrema destra. Quattro le date già cerchiate in rosso, i giorni caldi che preoccupano le forze dell’ordine: 12 ottobre, 15 ottobre, 16 ottobre, 30 ottobre.
Scorrendo tra i messaggi, si legge: “Bisogna agire il 15, primo giorno di obbligo Green pass sul lavoro. Attenti alla Digos, sono tra di noi per iniziare le violenze”. “Ci attaccano come fossimo terroristi, quando siamo pacifici. La gente non ne può più. Vogliono la guerra e guerra avranno, sarà sommossa popolare”. Un altro suggerisce di mettere nel mirino i giornalisti: “Prossima tappa sfasciare tutta la redazione di TgCom24, dicono una marea di stupidaggini”. In un crescendo che preoccupa il Viminale: “Bisogna alzare il livello della lotta entro venerdì, il governo dei migliori composto da vermi di sinistra, centro e destra hanno dichiarato guerra ai lavoratori. Sono tutti nemici, indistintamente”.
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