Curare gli animali, prendersi cura di cani e gatti indifesi e promuovere la sensibilità verso di loro a sostegno della biodiversità è la mission di Almo Nature.
Oggi esistono numerosissime fondazioni a tutela dei nostri amici a quattro zampe, ma Almo Nature fa la differenza: si tratta della prima azienda al mondo ad essere interamente ed effettivamente posseduta da animali.
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Destinare i profitti a progetti di aiuto agli animali
Questa è stata l’idea di Pier Giovanni Capellino, divenuta poi un progetto concreto: la Fondazione Capellino, volta a destinare tutti i profitti della sua azienda agli animali.
“Nei prossimi mesi donerò, con effetto retroattivo sui profitti (dividendi) maturati dal 1° gennaio 2018, l’intera proprietà di Almo Nature ad una Fondazione, costituita col solo fine di promuovere, ovunque nel mondo, progetti in difesa dei cani, dei gatti e della biodiversità.
Tutto cominciò vivendo con i miei gatti Shabbat e Chocolat, i miei cani Shang, Yanga e Dottor Salento. In particolare quest’ultimo è stato il primo a ispirarmi, sia per la filosofia che per i prodotti, grazie ai suoi gesti e alla sua attitudine. Dottor Salento era la mente, io ho dato voce alle sue idee”.
Previsti 81 milioni di fatturato per l’anno 2018
Almo Nature è un’azienda solida ed efficiente, completamente Made in Italy per processi produttivi e materie prime. Vanta 75 milioni di fatturato nel 2017 e la previsione per il 2018 è più che positiva: sono infatti stimati circa 81 milioni. Gode anche di altro importante primato: Almo Nature è stata di fatto la prima azienda al mondo a produrre cibo per cani e per gatti impiegando alimenti, in origine, idonei al consumo umano. Infatti, gli ingredienti selezionati sono diventati alimenti per animali solo ed esclusivamente per scelta commerciale. Questo comporta una maggiore sicurezza, in quanto sono controllati e trattati come alimenti destinati agli esseri umani.
Almo Nature è stata fondata nel 2000 dal lungimirante Pier Giovanni Capellino, che ha saputo stabilire nuovi standard di produzione grazie alla sua capacità innovativa e alla scelta di utilizzare solo materie prime di qualità.
Oggi, Almo Nature è diventata Owned by the Animals, ribaltando completamente il paradigma che conosciamo. Questa non è la prima azione di solidarietà da parte dell’azienda, che già da anni porta avanti una divisione chiamata “aLmore”: un programma a progetti che trovano soluzioni concrete e sostenibili per garantire sostegno e dignità ai nostri amici a quarto zampe.
Numerose le iniziative già in corso tra le quali: “A Pet is for Life”, nato con l’obiettivo di ridurre il numero di cani e gatti abbandonati e “Farmers&Predators”, che ha l’obiettivo ultimo di armonizzare la coesistenza tra allevatori e animali predatori selvatici cosicché la biodiversità diventi un’opportunità per migliorare la qualità della vita.
A loro volta, ognuno di questi progetti comprende altre azioni al proprio interno come Love Food, AdoptMe e Respectme, tutti rispettivamente con l’obiettivo di aiutare, far adottare e presentare al Parlamento Europeo un progetto al fine di armonizzare le leggi che regolano la relazione tra umani e animali per tutta la Comunità Europea.
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Una sede all’insegna della biodiversità
Pier Giovanni Capellino ha già progettato lo spostamento della sede della fondazione da Genova a San Salvatore Monferrato (Alessandria). La proprietà, anch’essa donata alla fondazione, sarà interessata da una ristrutturazione in bioarchitettura e dotata di energie rinnovabili, ospitando un’oasi della biodiversità con numerose varietà di piante, erbe, frutti e ortaggi.
Lo scopo è quello di creare un vero e proprio ecosistema, raggiungendo quello che è stato definito un “equilibrio ecologico”, nel quale la Fondazione Capellino avrà la possibilità di portare avanti anche un progetto educativo finalizzato alla formazione professionale, all’insegna della biodiversità, con la creazione di un “Master della Biodiversità”, in collaborazione con le Università.
“In questa nuova dimensione, Almo Nature diventa, attraverso la Fondazione, uno strumento economico a disposizione degli animali, della biodiversità e di coloro che condividono l’idea che sia necessario un nuovo patto degli umani con tutte le altre vite”.