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Roma, parla il capo di una baby gang: “A 15 anni guadagnavo 5mila euro a settimana”

Nei giorni scorsi a Roma le forze dell’ordine hanno arrestato due ragazzi maggiorenni e indagato altri quattro minorenni facenti parte di una cosiddetta baby gang. Il gruppo di giovani criminali operava tra Grottaferrata, paese dei Castelli romani, e il quartiere capitolino di Vigna Clara, spacciando, minacciando i coetanei e commettendo estorsioni ai loro danni. Il capo della banda era un ragazzo di 19 anni, Federico C., finito in manette insieme al suo complice Manfredi Morra, anche lui 19enne. Nelle intercettazioni effettuate dagli inquirenti, Federico si vantava di guadagnare anche 5mila euro a settimana insieme al compare. Le accuse nei loro confronti sono di stalking, rapina, minacce, tentata estorsione e spaccio.
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baby gang Roma Federico
Parla il capo di una baby gang

Sgominata baby gang a Roma

“Ho ammazzato tanta gente qua, se non mi porti i soldi, la prossima volta ti ci butto”, questa la portata delle minacce che il capo della baby gang di Roma faceva alle sue vittime. “C’avevo 15 anni. – dichiara intercettato Federico, il 6 giugno del 2022, poco prima di essere arrestato su richiesta della procura di Velletri – Ti giuro guarda che tempi. Sembravamo i re, io Alin e Manfredi. A quei tempi se ne facevano 5, 6mila euro a settimana. Non era male, eh?”.

Federico intercettato

Secondo la squadra mobile di Roma lo “scopo della gang era, attraverso azioni e punizioni esemplari nei confronti dei soggetti più vulnerabili, quello di creare timore nelle vittime con la forza intimidatoria del gruppo”. Emblematico quanto accaduto il 10 ottobre 2021 quando i membri della baby gang avrebbero aggredito e minacciato due coetanei, colpevoli a loro dire di aver parlato troppo in giro dei loro traffici. “Se esce la notizia che state qui al Vallone, muori”, minaccia Federico mentre picchia ferocemente uno dei due malcapitati.

Ma il piccolo boss si occupava anche di aiutare a modo suo gli amici. Alla ex ragazza di un amico, ad esempio, promette: “Lo faccio lavorà un pochetto a Tommaso, perché deve fare i soldi. Io è da quando sono bambino che macino soldi – aggiunge il capo della baby gang -. Tommaso non è da tanto che lavora, saranno 4 o 5 anni. In quel periodo lavorava per me, andava forte. Lo trattavo bene a Tommaso. Quelli erano tempi. Io avevo 15 anni, lui due di più. I soldi giravano a Frascati. A Tommaso gli davo 500 euro a settimana. Alla fine del mese, erano 2.500 euro. Guadagnava bene con me”.
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