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Bambina gira video di aiuto su TikTok prima di essere uccisa: “Papà, sto morendo”

Non sapendo cosa fare ha provato a chiedere aiuto con un video su TikTok, ma il suo appello disperato non gli ha permesso di rimanere in vita. Una bambina di 9 anni è morta, uccisa dal vicino di casa, un 33enne ubriaco che si sarebbe lamentato durante la mattinata con l’intera famiglia proprio per i rumori causati dai lavori di ristrutturazione, salvo poi tornare nel suo appartamento. La sera, mentre i genitori della piccola erano fuori, l’uomo sarebbe però ritornato a bussare alla porta ma senza urlare. La bambina, pensando si trattasse della madre, si è avvicinata la porta proprio mentre l’uomo ha sparato dei colpi di arma da fuoco, che hanno colpito la bimba al petto e alla testa. La tragedia è accaduta a Čita, una città della Russia.

Come ha spiegato la bambina nel video prima di morire, “l’uomo è rimasto davanti alla porta per diversi minuti, bussando e insultando” mentre lei era da sola con i suoi fratelli di 4 e 14 anni, anche loro evidentemente spaventatati. L’uomo aveva già tentato l’irruzione mentre in casa vi erano anche i genitori, per poi tornare dopo quando i tre erano da soli. Ad un certo punto il 33enne ha aperto il fuoco da dietro la porta, colpendo la bimba alla testa e al corpo, ferendola in maniera gravissima.

“Sta succedendo qualcosa di brutto”, ha detto la bambina nel video pubblicato prima della sua uccisione. “Non so cosa fare, ora sfonderà la porta. Sono molto spaventata, il mio cuore sta battendo molto forte”. Secondo l’agenzia russa Ria Novosti, il 33enne si sarebbe lamentato durante la mattinata con l’intera famiglia proprio per i rumori causati dai lavori di ristrutturazione, salvo poi tornare nel suo appartamento. La sera, mentre i genitori erano fuori, l’uomo sarebbe però ritornato a bussare alla porta ma senza urlare. La bambina, pensando si trattasse della madre, si è avvicinata la porta proprio mentre l’uomo ha sparato dei colpi di arma da fuoco, che hanno colpito la piccola al petto e alla testa.

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