Il governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni non è in favore dei poveri. È questo il quadro che emerge da un grafico pubblicato recentemente da Bankitalia. Secondo quanto riporta Repubblica, infatti, le misure di sostegno nei confronti delle famiglie con i redditi più bassi, che sono state varate dal governo Meloni nella sua prima manovra di bilancio, sono state rese vane dalla modifica della legge sul reddito di cittadinanza che è stato praticamente eliminato.
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Il grafico di Bankitalia inchioda il governo Meloni
Insomma, facendo i conti in tasca al governo Meloni, da una parte sono stati erogati aiuti alle famiglie per 4,8 miliardi di euro nel 2023. Si tratta di un sostegno medio annuo di 193 euro a famiglia tra taglio del cuneo fiscale, bonus bollette e assegno unico maggiorato per figli. Ma dall’altra, questo mostra il grafico di Bankitalia, il blocco del reddito di cittadinanza avrebbe vanificato l’effetto di queste misure appena elencate.
Ma il grafico pubblicato da Bankitalia rischia di essere modificato in peggio nei prossimi mesi, visto che il reddito verrà tagliato ulteriormente nel 2024 dal governo Meloni, con un risparmio di 1,8 miliardi e una spesa totale che scenderebbe da 8,8 a 7 miliardi. A farne le spese saranno sia le famiglie italiane che quelle straniere. “Entrambi i gruppi presentano livelli di istruzione mediamente bassi. E non si prefigura una probabilità di reinserimento occupazionale significativamente migliore”, scrive Bankitalia.
Il grafico di Bankitalia, oltre a mostrare le difficoltà in cui potrebbero cadere le famiglie meno abbienti, conferma anche che le due fasce di reddito più ricche, pensionati e partite iva, subiranno delle conseguenze differenti rispetto alle decisioni prese dal governo Meloni. I primi infatti risultano molto penalizzati dal taglio della rivalutazione degli assegni all’inflazione. I secondi, invece, la cui flat tax è stata allargata da 65 mila a 85 mila euro, potranno godere di enormi benefici. Secondo Bankitalia, insomma, che parla di “disparità di trattamento”, il reddito delle famiglie dei lavoratori autonomi quest’anno “cresce in media il doppio di quello delle famiglie dei dipendenti: +1,5 contro +0,8%. Mentre si riduce quello dei nuclei che vivono per lo più di assistenza (-0,8%) e delle famiglie dei pensionati (-0,2%). Ne risente l’equità orizzontale”.
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