Ancora parole non proprio dolci da parte del commissario europeo agli affari economici Pierre Moscovici, intervenuto per commentare la vicenda Bankitalia: “Non commento dichiarazioni di questo o quel ministro, ma una cosa è chiara: l’indipendenza dei banchieri centrali va assolutamente rispettata, è parte della costruzione dell’Eurozona e anche più di questo, è parte del funzionamento delle democrazie liberali”. Un intervento che potrebbe riaccendere il fuoco con il governo gialloverde.
Nei giorni scorsi, parlando delle riserve auree di Bankitalia, Matteo Salvini era intervenuto durante una conferenza stampa alla Camera con una frase molto diretta: “L’oro è di proprietà degli italiani, non di altri”. Quanto al caso Signorini, Salvini aveva detto: “Le nomine non mi appassionano, non personalizzo, non entro nel merito di chi è più bravo: ci sono il premier e il ministro dell’Economia, mi affido alla loro competenza e alle loro scelte”.
“Non conosco Signorini ma troveremo un accordo in Cdm – aveva concluso il vicepremier – E’ chiaro che qualcosa va cambiato, non necessariamente qualcuno ma almeno qualcosa. Condivido chi rivendica l’indipendenza di Bankitalia: deve essere indipendente ma indipendenza non può far rima con irresponsabilità”. Nel giro di poche ore, però, era arrivata una parziale retromarcia.
Pur confermando che a suo giudizio “le cose devono cambiare”, Salvini aveva infatti detto di non volersi interessare direttamente della questione, sostenendo che a occuparsene sarebbero stati “Tria e Conte” e preferendo abbassare i toni.
Governo vuole vendere l’oro di Bankitalia. Piano segreto per arginare recessione e pil fermo