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Femminicidi, la Palombelli insiste: “Dobbiamo interrogarci”

Barbara Palombelli non arretra neanche di fronte ad una marea di critiche. La giornalista Mediaset è finita al centro di una bufera social a causa delle sue dichiarazioni sui femminicidi fatte durante la trasmissione Forum che conduce su Rete 4. La Palombelli ha posto coraggiosamente il dubbio se le cause dei femminicidi possano essere attribuite sempre esclusivamente agli uomini. Dubbio che la conduttrice ribadisce in un successivo post pubblicato sul suo profilo Pinterest.

“Qui parliamo della rabbia tra marito e moglie. – ha detto Barbara Palombelli durante la puntata di Forum del 16 settembre – Come sapete negli ultimi giorni ci sono stati sette delitti. Sette donne uccise. Presumibilmente da sette uomini. Questo soltanto per dire l’ultima settimana”. Ma la parte delle sue dichiarazioni che hanno fatto esplodere i social è un’altra.

“E allora a volte però è lecito anche domandarsi: questi uomini erano completamente fuori di testa, erano completamente obnubilati. – si è chiesta la giornalista – Oppure c’è stato anche un comportamento esasperante e aggressivo anche dall’altra parte? È una domanda. Dobbiamo farcela per forza, perché dobbiamo in questa sede, e soprattutto in un tribunale, esaminare tutte le ipotesi”. Ma la tesi che i femminicidi possano essere causati anche dal “comportamento esasperante” di alcune donne non convince la maggior parte delle appartenenti al cosiddetto ‘gentil sesso’.

Barbara Palombelli sembra però non curarsi delle critiche. “La violenza familiare, il crescendo di aggressività che prende il posto dell’amore, l’incomprensione che acceca e rende assassini, richiedono indagini accurate e ci pongono di fronte a tanti interrogativi”, puntualizza. “Quando un uomo o una donna – spiega incurante delle reazioni – non controllano la rabbia dobbiamo interrogarci. Stabilire i ruoli ed emettere condanne senza conoscere i fatti si può fare nei comizi o sulle pagine dei social. Non in tribunale. E anche in un’aula televisiva si ha il dovere di guardare la realtà da tutte le angolazioni”.

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