Puglia. Venti morti e più di 30 feriti, molti dei quali rimasti incastrati nei convoglio. Questo il bilancio dello scontro frontale tra due treni di linea avvenuto nella mattinata di ieri sul tratto tra Andria e Corato. Ma la Protezione Civile ha avvertito che bilancio delle vittime potrebbe aumentare ora dopo ora.
La dinamica dell’incidente…
L’impatto violento tra i due treni si è verificato a poca distanza da una casa cantoniera in aperta campagna. Sul luogo del disastro sono prontamente accorse tre squadre dei vigili del fuoco provenienti da Bari, Barletta e Corato, oltre a una fitta schiera di ambulanze del 118 e a diverse auto dei carabinieri, della polizia municipale di Andria e della polizia ferroviaria di Puglia e Basilicata.
Lo scontro ha creato talmente tante vittime che l’ospedale di Andria ha avviato sin da subito una raccolta straordinaria di sangue, dato che c’è tuttora un gran bisogno di donatori del gruppo 0 positivo. E l’invito dell’ospedale ha anche ricevuto una certa risposta, tanto che il notevole afflusso di donatori ha fatto sì che la struttura invitasse le persone ad andare a farsi prelevare il sangue anche nei giorni successivi.
E se l’ospedale si è mosso con la raccolta di sangue e naturalmente con il pronto intervento verso tutte le persone rimaste ferite, la Protezione civile ha da parte sua reso noto che presso il palazzetto dello sport comunale è stato allestito un centro accoglienza per i familiari delle vittime e un centro di informazione per il ricongiungimento familiare dei passeggeri rimasti coinvolti nell’incidente.
Un disastro paragonabile alla caduta di un aereo
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è intervenuto sulla questione affermando: «Non ci fermeremo fino a che non sarà fatta chiarezza», mentre il sindaco di Corato Massimo Mazzilli ha affermato che quanto accaduto «è un disastro paragonabile alla caduta di un aereo». Ancora tutte da chiarire le esatte dinamiche di quanto accaduto.