La notizia che l’Austria è disposta a prevedere un nuovo lockdown solo per i non vaccinati sta facendo discutere anche in Italia. I primi esponenti politici ad aprire a questa possibilità sono stati il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, e quello di Cambiamo, Giovanni Toti. Molte invece le voci contrarie che considerano questa ipotesi degna di un regime dittatoriale. Sul tema interviene anche Matteo Bassetti. Il direttore della Clinica di malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova si dice favorevole all’ipotesi lockdown per i non vaccinati.
“È evidente che un lockdown per i non vaccinati, nel momento in cui si raggiungesse un livello di saturazione dei posti letto in ospedale, potrebbe essere una soluzione”. A pronunciare queste parole è Matteo Bassetti, ospite di Radio Cusano Campus nella mattinata di martedì 26 ottobre. “Potrebbe valere non per il lavoro, ma per le attività ludiche: ristoranti, bar, cinema, stadi”, specifica però l’infettivologo.
“Nel momento in cui le cose non dovessero andare, anziché chiudere per tutti, sarei favorevole a chiudere certe attività solo per i non vaccinati. – illustra il suo punto di vista Bassetti – Questo contribuirebbe anche a far aumentare il numero di vaccinati. Da medico non posso non pensare che si debba arrivare ad una vaccinazione universale. – prosegue – Il modo in cui arrivarci spetta alla politica individuarlo”.
“Dispiace che ci siano tante persone che non hanno capito che il vaccino è l’unico modo per metterci al sicuro completamente. – insiste ancora Bassetti – Guardate cosa sta succedendo nei Paesi dell’est Europa, dove c’è un atteggiamento contrario ai vaccini. Mi chiamano colleghi disperati”. Poi il medico dice anche la sua sul caso del vaccino Johnson & Johnson. “Se io avessi fatto J&J oggi mi farei un vaccino a Mrna entro dicembre. Credo che la vaccinazione eterologa provochi una migliore risposta”, conclude.
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