Matteo Bassetti, il noto infettivologo genovese reso celebre durante la pandemia di Covid, è stato sanzionato dalla polizia locale di Genova a causa del volume eccessivo della musica proveniente dalla sua abitazione. L’episodio è avvenuto durante una festa di compleanno organizzata per suo figlio. Questo fatto ha provocato l’ira del medico, che ha deciso di denunciare l’accaduto con un video sui social media.
Lo sfogo di Bassetti sui social
Nel video, Bassetti ha descritto quanto accaduto, esprimendo la sua indignazione per una multa che considera ingiusta. “Sono stato ammonito perché alle 23:30 festeggiavo il compleanno di mio figlio a casa”, ha spiegato. “Questa è Genova, questa è l’Italia”. Il medico ha poi aggiunto: “La polizia municipale mi ha sanzionato per il volume troppo alto della musica. Mi chiedo se lo stesso trattamento sarebbe riservato nelle zone come via del Campo o via Prè. Sembra che si sia forti con i deboli e deboli con i forti, e questo non è il tipo di città in cui vorrei vivere”.
La risposta dell’assessore Gambino
In seguito alle polemiche sollevate da Bassetti, l’assessore alla polizia locale di Genova, Sergio Gambino, ha risposto con un messaggio rivolto a tutti i cittadini. “Desidero rassicurare il professor Bassetti e tutti i genovesi che la Polizia Locale agisce con equità e professionalità in tutti i quartieri, senza fare differenze”, ha dichiarato Gambino. L’assessore ha spiegato che l’intervento delle forze dell’ordine è avvenuto in seguito a una segnalazione per disturbo della quiete pubblica causato dall’alto volume della musica.
Dibattito su diritti e doveri
La notorietà di Bassetti e la sua reazione hanno generato un acceso dibattito sui social, dove il video è diventato virale. Alcuni hanno ritenuto che le parole del medico potessero sembrare arroganti, mentre altri hanno discusso sul tema del rispetto delle regole per il quieto vivere. In molti, inoltre, hanno sottolineato l’importanza di un’applicazione imparziale delle leggi, che garantisca un trattamento equo per tutti i cittadini.