Pace fatta, anzi no. Boh. Come sempre, la linea della Lega si mostra più indecifrabile e schizofrenica che mai, in un teatrino che ha ormai stufato gli stessi elettori del Carroccio. E che ha visto in queste ore Roberto Calderoli tornare alla carica contro il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri dopo che invece i colleghi del partito erano sembrati molto più distensivi nei toni. Il motivo del contendere? Una parola di troppo.
Sì, avete capito bene. Calderoli se l’è presa, e parecchio, per un termine sgradito. Per la precisione, “idiozie”, termine con il quale Sileri ha bollato certe prese di posizioni ascoltate nelle ultime settimane alla Camera e al Senato e che sembravano più voler strizzare l’occhio al popolo No vax che altro. Quelle, appunto, della Lega. “Invito il sottosegretario a contenuti e parole più consone all’Aula” ha così detto Roberto Calderoli (oggi Presidente del Senato al posto di Casellati) dopo aver controllato il resoconto stenografico del discorso di Sileri a Palazzo Madama.
Un intevento, quello di Sileri, che aveva fatto il punto sulla gestione della pandemia in maniera netta: “Ho sentito dire che questa gestione del rischio non va bene. Ok, chi dice che non va bene dia un’alternativa al Green pass. Se esiste un’alternativa al Green pass o al vaccino, allora abbiamo fatto una grande scoperta. Ma la questione è una: siamo 315 in quest’Aula, quanti di noi pensano che il vaccino salvi la vita?”
“È questa la questione principale, perché questo rende le persone fuori da quest’Aula confuse. Perché se in mille diciamo tutti che il vaccino salva la vita, la politica poi può discutere sull’obbligo, sul Green pass, su tutto, ma non può discutere su ciò che è scienza pura” ha concluso Sileri.
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