Il fenomeno del delivery food, che consente di ricevere cibo a domicilio tramite un semplice ordine effettuato via smartphone, nasconde diverse insidie legate alla sicurezza alimentare, come evidenziato da un’inchiesta del Gambero Rosso. Questa ha coinvolto Laura Panzironi, responsabile del Laboratorio SiLa specializzato in analisi microbiologiche, che ha esaminato uno dei contenitori utilizzati da Glovo, una delle principali aziende del settore.
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Risultati dell’analisi
Panzironi ha scoperto che un box apparentemente pulito conteneva oltre 200 colonie di batteri sulle sue superfici interne, un numero triplo rispetto a quello presente su un pavimento sporco. Questo dato è estremamente preoccupante, poiché indica un rischio elevato di contaminazione microbiologica del cibo durante il trasporto.
Regolamentazione e controllo
L’espansione del settore del delivery food ha portato all’introduzione di normative sempre più severe lungo tutta la filiera agroalimentare, dalla produzione alla vendita. Tuttavia, il controllo igienico-sanitario durante il trasporto degli alimenti risulta carente. Le autorità competenti, come le Asl, i Nas e l’Icqrf, dovrebbero vigilare sulla sicurezza alimentare, ma in pratica non esiste un controllo sistematico in questa fase cruciale.
Problemi di trasporto e conservazione
Un altro punto critico riguarda la conservazione e il trasporto degli alimenti, che dovrebbero avvenire su veicoli con contenitori certificati ATP (Accord Transport Perissable). Tuttavia, le dimensioni di questi contenitori ne rendono difficile l’uso su scooter e biciclette, mezzi frequentemente utilizzati dalle aziende di delivery per motivi di sostenibilità ambientale. Questo compromette il rispetto dei protocolli di sicurezza.
Considerazioni finali
L’inchiesta del Gambero Rosso mette in luce la necessità di un maggiore rigore nel controllo igienico-sanitario dei mezzi di trasporto utilizzati per il delivery food. È essenziale che le aziende del settore adottino soluzioni conformi alle normative sulla sicurezza alimentare per garantire la salute dei consumatori.