Un accordo che per molti è suonato come un tradimento, con i gialloverdi che dopo mesi di dichiarazioni di guerra all’Europa hanno alla fine scelto di fare un passo indietro accettando i diktat di Bruxelles. Per altri, il rinsavimento di un governo che sapeva di rischiare troppo e che finalmente ha scelto di chinare il capo. C’è però una ricostruzione particolare, quella fatta dal direttore de Il Tempo Franco Bechis, su quanto accaduto di recente sul fronte manovra.
Secondo Bechis, infatti, la soluzione è stata trovata “grazie a un’idea che certamente è del bistrattato Rocco Casalino: l’Italia che aveva posto la sua linea Maginot sul deficit al 2,4% del Pil, dopo aver fatto arretrare i trattativisti al 2,2% del Pil, lascia imbambolate quelle mummie d’Europa sfoderando all’improvviso un deficit al 2,04% del Pil” si legge in un commento. Cifre che però, a detta del direttore, non sarebbero casuali.
“Chiunque abbia architettato il 2,04% è un genio. Basta passare veloce sullo zero e dire 2 e 4, e avere l’impressione che nessuno se ne accorga. Era una battuta, ma credo proprio che ci abbia azzeccato. Per questo sono quasi certo che la soluzione sia stata escogitata da Casalino: quella percentuale strampalata con le su assonanze sembra quasi identica a quella della linea Maginot e sotto il profilo della comunicazione sembra perfetta”.Un po’ come al supermercato, quindi, quando un 99,99 euro viene scelto per dare al cliente l’idea di aver risparmiato. Un 2,04% che agli occhi dei sostenitori gialloverdi poteva sembrare il 2,4 iniziale. Dando l’impressione, quindi, che da parte di Salvini e Di Maio non ci sia stato nessun cedimento. Lega e Cinque Stelle hanno chiaramente smentito la ricostruzione. Sui social, però, più di un utente sembra essersi convinto che qualcosa di vero ci sia, sotto sotto.
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