Sono due donne. Ed entrambe sono finte nell’occhio del ciclone dell’odio social propagato e diffuso soprattutto da certi ambienti di destra. A distanza di poche ore da Silvia Romano, la gogna è toccata alla ministra Teresa Bellanova. La colpa della prima è essere sopravvissuta a un rapimento di due anni. La colpa della seconda è essersi commossa per un suo provvedimento a tutela dei braccianti agricoli. Sul piede di guerra, a mettere benzina sul fuoco ci sono ancora una volta loro, Salvini e la Meloni. Non si è fatta attendere, infatti, la loro reazione alla presentazione del decreto Rilancio da parte del Governo e alle lacrime di Teresa Bellanova.
Finita la conferenza stampa, Salvini ha scritto: “Le lacrime del ministro Bellanova (Fornero 2) per i poveri immigrati, con tanti saluti ai milioni di italiani disoccupati, non commuovono nessuno”. Già nei giorni scorsi Salvini aveva gridato allo scandalo per la proposta, ora approvata, della ministra Bellanova: “Il messaggio che si diffonde è che chi è clandestino viene premiato”. Questa la convinzione del leader leghista. E sul tema della regolarizzazione dei lavoratori stranieri è arrivata dargli man forte Giorgia Meloni.
La leader di Fratelli d’Italia aveva organizzato addirittura una petizione online contro la proposta della Bellanova. E scrive: “Ma vi sembra normale che mentre milioni di italiani ancora attendono i soldi promessi per arrivare alla fine del mese, il governo abbia come priorità regolarizzare centinaia di migliaia di clandestini? Centinaia, forse migliaia di italiani in queste settimane hanno pianto per la disperazione di aver perso tutto o per timore di perderlo. Aspettando un aiuto che non è arrivato. Stasera il Ministro Bellanova si è commossa. Ma per la regolarizzazione degli immigrati. Sono basita”. Stesso concetto becero di Salvini, insomma.
A difendere la Bellanova, però, i primi sono stati i renziani, suoi compagni di partito: “Grazie Teresa Bellanova. Grazie alla tua determinazione, alla tua forza, al tuo impegno oggi compiamo un grande passo avanti: gli invisibili saranno più visibili e protetti dallo Stato. Una vittoria che non è solo di Italia Viva ma dell’Italia intera”, ha affermato Ettore Rosato di Italia Viva. E subito dopo è arrivato anche il commento di Matteo Renzi: “Sono fiero e orgoglioso della battaglia della Bellanova”.
Il post più visto, condiviso e che ha ricevuto like sui social è stato quello di Enrico Mentana, che ha fatto un riassunto perfetto della vicenda: “Questo è il paese in cui nello stesso giorno si possono offendere e insultare impunemente due donne, una per essere tornata viva ma islamica da un anno e mezzo di sequestro, e l’altra per essersi commossa dopo aver realizzato l’uscita dal lavoro in nero di 600mila schiavi. Ero scettico sul fatto che dopo i mesi del lockdown saremmo stati migliori, ma sta andando peggio di ogni pessimistica previsione. Abbraccio idealmente Silvia e Teresa”.
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