“Invece di spalmare 10 miliardi abbiamo deciso di concentrare le risorse su chi ne aveva più bisogno. Abbiamo fatto una scelta che rivendico e che è di giustizia sociale”. Lo afferma la premier Meloni in un video sui social in cui difende le misure del suo governo per contrastare il caro carburanti.
“Ci dicono che abbiamo sbagliato i calcoli – aggiunge -. Ho sentito di tutto, io il prezzo della benzina lo sto monitorando. Il dato che è stato pubblicato sul sito ministero Made in Italy era 1.812, un prezzo che ci piacerebbe più basso però quanto cambia rispetto a quello vissuto negli anni precedenti”.
In sintesi, il taglio delle accise avrebbe comportato troppe rinunce in manovra per un ammontare di 10 miliardi, secondo la presidente del Consiglio. “Gira un video del 2019 in cui io chiedevo di tagliare le accise sulla benzina – incalza la Meloni -. Sono ancora convinta che sarebbe ottima cosa tagliarle, ma dal 2019 ad oggi il mondo è cambiato, stiamo affrontando una situazione emrgenziale che ci impone di fare alcune scelte. Io non ho promesso in questa campagna elettorale che avrei tagliato le accise sulla benzina”.
Meloni si difende e difende anche i benzinai. “La gran parte dei benzinai in Italia si sta comportando in maniera onesta e responsabile e soprattutto a tutela loro dobbiamo lavorare insieme – aggiunge la premier – per verificare se vi è qualcuno che si vuole approfittare di una situazione delicata”.
“Sono fortemente speranzosa della possibilità che prima o poi potremo tagliare le accise sulla benzina, un taglio strutturale e non temporaneo – conclude Meloni -. Ma questo necessita di una situazione diversa e cioè di rimettere in moto la crescita economica. Per fare alcune cose servono risorse e per trovarle serve la crescita”.