L’operazione di asservimento delle forze dell’ordine nei confronti del ministro dell’Interno Salvini sta diventando sempre più preoccupante. Stavolta a finire nell’occhio del ciclone sono i vigili del fuoco. Uno striscione con la scritta “Non sei il benvenuto” affisso sulle finestre di una casa privata è stato fatto rimuovere questa mattina dai vigili del fuoco a Brembate (Bergamo), dove è giunto in visita il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che si è poi intrattenuto con alcuni simpatizzanti in un bar.
A pubblicare le foto dello striscione rimosso – è stato necessario usare un’autoscala – è il sindaco di Bergamo Giorgio Gori. Che commenta: “Stamattina alle 9 Salvini parlava a Brembate ad un’iniziativa di partito. Una signora ha esposto alla finestra uno striscione. Poco dopo lo striscione è stato rimosso dai vigili del fuoco. Domando: chi ha dato loro l’ordine di intervenire? A che titolo?”.
La domanda è più che legittima e apre scenari inquietanti. “Non ne so niente, basta che non ci siano problemi di ordine pubblico, che non si metta in pericolo la sicurezza dei cittadini o delle forze dell’ordine, poi ognuno scriva quello che vuole” è stato il commento a caldo del leader della Lega, che ha aggiunto: “Se gli striscioni comportano problemi per l’ordine pubblico vanno tolti”.
La settimana scorsa, a Salerno, si era verificato un episodio simile. In quel caso erano intervenuti alcuni agenti della Digos. Vale la pena ricordare che esiste la normativa che regola la propaganda elettorale e che recita: “L’affissione di stampati, giornali murali o altri e manifesti, inerenti direttamente o indirettamente alla campagna elettorale, o comunque diretti a determinare la scelta elettorale, da parte di chiunque non partecipi alla competizione elettorale ai sensi del comma precedente, è consentita soltanto in appositi spazi, di numero eguale a quelli riservati ai partiti o gruppi politici o candidati che partecipino alla competizione elettorale”.
Tensione al comizio di Matteo Salvini anche a Settimo Torinese, dove a un certo punto si è verificato un tafferuglio tra un gruppo di contestatori e i sostenitori del segretario della Lega. Il vicepresidente del Consiglio, dal palco, si è arrabbiato con gli uomini responsabili della sicurezza nella piazza: “Chi gestisce il servizio d’ordine qui?”, ha domandato in un primo momento. Poi è sbottato: “Ma le pare normale una cosa del genere? Le pare normale, e che cazzo”.
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