Il M5S non voterà mai Silvio Berlusconi come nuovo presidente della Repubblica. È questo il succo delle dichiarazioni di Giuseppe Conte, rilasciate durante l’ultima puntata di Dimartedì. Il leader del M5S viene incalzato sulla questione dal conduttore Giovanni Floris. E si scontra anche con il direttore di Libero, Alessandro Sallusti, con il quale ad un certo punto si crea anche un siparietto abbastanza comico.
“Che momento vive il presidente Conte dal tuo punto di vista?”, domanda Floris al collega. “Un momento difficile, molto difficile. Perché è difficile governare i grillini. Questo è evidente”, replica Sallusti. “Ed è difficile governare i grillini a fine legislatura, visto che più di metà di loro ben che vada non sarà rieletto. Quindi auguri e buon lavoro. – prosegue il direttore di Libero rivolto all’ex premier – Volevo chiederle, se non ho capito male io, lei ha fatto un’apertura al dialogo con il centrodestra per individuare un nome per il Quirinale. Ha delle pregiudiziali sul nome di Berlusconi?”.
“L’ho dichiarato già in modo molto trasparente. È chiaro che non è quello il nominativo del M5S. Con tutto il rispetto per il leader di Forza Italia”, replica secco Conte. Seguono degli attimi di imbarazzante silenzio da parte del suo interlocutore. “Direttore è rimasto senza parole. C’è rimasto male?”, lo stuzzica allora il leader pentastellato. Sallusti sorride e ribatte affermando che “è una contraddizione in termini, perché aprire un dialogo col centrodestra, scartando in partenza quello che al momento è un possibile candidato, mi sembra un po’ ipocrita”.
“Però direttore vorrei essere chiaro. – precisa allora Conte – Aprire un dialogo col centrodestra è doveroso nella misura in cui dobbiamo eleggere una personalità di alto profilo morale, che sia rappresentativa di tutti gli italiani. Che sia garanzia dell’unità del Paese, come è scritto nella Costituzione”. Floris gli domanda che problema avrebbe Berlusconi. “Non mi provochi dottor Floris. Ho detto semplicemente che il confronto col centrodestra non significa accettare il suo candidato di bandiera”, chiude il discorso l’ex premier.
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