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Berlusconi: “Gli italiani che votano 5Stelle sono una vergogna. Svegliatevi!”

Berlusconi sembra più deciso che mai e fa sul serio. Dopo lo sfogo da Barbara D’Urso di martedì pomeriggio, l’ex Cav ha lanciato una nuova invettiva contro gli italiani che votano per il Movimento 5Stelle: “Sono fuori di testa”. E ancora: “Svegliatevi, siete una vergogna!”, ha insistito il capo del Forza Italia che poi ha aggiunto: “A me la politica ha sempre fatto schifo, anche per le presenze di chi viene votato, sono qui per senso di responsabilità”.

Dopo essersela presa con gli elettori è andato all’attacco di Conte che “è un burattino dei due viceministri”, dando così ragione al deputato liberale Verhofstadt che ieri ha detto le stesse cose al Premier al Parlamento Europeo. C’è solo una qualità del Presidente del Consiglio che Berlusconi apprezza…

“Conte è una brava persona, sa baciare bene la mano alle signore, veste bene, fa bene finta di essere lui a capo del governo”. Insomma, un attacco pesantissimo, fatto a modo suo. Per Di Maio, invece, neanche un complimento ironico: “Di Maio ha un solo talento, sorridere e dire bugie in tv. È inclassificabile”. E la Lega? Berlusconi è convinto che tornerà presto all’ovile.

“Credo che saranno i fatti ad imporre un cambiamento. Se il governo va avanti così, la Lega perderà molti voti”. Il riferimento nemmeno troppo celato è a quel 28% in Abruzzo, dove Salvini, invece, era convinto di sfiorare il 40%. Poi ha ammesso di aver apprezzato il manifesto europeista di Calenda, una vera sorpresa quindi.

“Non ho mai conosciuto Calenda di persona. Del manifesto che ha fatto per il destino dell’Europa ho condiviso molti punti, ci sono nel manifesto cose che mi piacciono”. Nonostante l’apprezzamento per l’idea di Calenda, Berlusconi ha ribadito di voler “cambiare l’Ue” perché così com’è “non funziona”. A controprova il suo ricorso alla Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo, che però in realtà è la Corte del Consiglio d’Europa.

“L’Ue così com’è non funziona e lo dimostra anche il fatto che da 5 anni aspetto che la Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo apra il mio ricorso per stabilire che quella sentenza (la condanna per frode fiscale, ndr) fu una mascalzonata. Chi era nel collegio disse che non era un collegio di giudici, ma era un plotone di esecuzione per far fuori un avversario politico. La Corte di Strasburgo non può dire altro se non che quella sentenza è sbagliata”.

 

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