In questi giorni concitati, in cui le ipotesi sulla corsa al Quirinale popolano le prime pagine dei giornali, Silvio Berlusconi ha scelto di fare un piccolo passo indietro, evitando metodicamente ogni domanda sull’argomento. La febbre lo ha tenuto lontano da appuntamenti come la presentazione del libro di Bruno Vespa al Tempio di Adriano e quello di Gianfranco Rotondi a Milano. Ma il tema resta, ovviamente, al centro dei pensieri dell’ex premier.
Berlusconi non ha mai nascosto le sue mire verso il Quirinale. Al momento, però, la strategia è quella del silenzio: come raccontato da Repubblica, il Cavaliere è consapevole del fatto che in questo momento ci sono persone impegnate a lavorare per lui e si tiene così lontano dai riflettori. “Non passa giorno, racconta chi gli sta vicino, che non riceva rassicurazioni da parlamentari, amministratori, dirigenti di partito o semplici consiglieri su uno o più voti conquistati per il Colle”.
Il Cavaliere ritiene di avere più titoli di tutti per puntare al Colle, con la sola eccezione dell’attuale presidente del Consiglio Mario Draghi. Un ostacolo pressoché insuperabile, ma che stando alle previsioni di Berlusconi e dei suoi fedelissimi potrebbe svanire da solo: il rischio di elezioni anticipate potrebbe fare da deterrente, convincendo i partiti a virare su un altro nome per rimandare l’appuntamento con le urne, inevitabile in caso di addio del premier a Palazzo Chigi.
In caso, alla fine, il sogno dovesse sfumare, Berlusconi ha già pronto un piano B: farsi lui portabandiera del prossimo presidente della Repubblica, per presentarsi agli italiani come l’uomo decisivo per la fumata bianca. Magari sostenendo proprio Draghi, non è da escludere. Nel frattempo, il Cavaliere ha ritrovato Marcello Dell’Utri, che dopo aver scontato una condanna di 4 anni si starebbe già attivando per dare il suo sostegno al leader di Forza Italia nella corsa al Colle.
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