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Un amore al capolinea: Berlusconi contro Salvini, una sfida che si consumerà a breve senza esclusione di colpi

Un invito speciale, quello arrivato da Stefania Craxi per presentare al teatro Franco Parenti di Milano il libro “Uno sguardo sul mondo”, raccolta di scritti di Bettino. Silvio Berlusconi ha accettato di buon grado, presentandosi all’evento e cogliendo l’occasione per fare il punto su una situazione politica non facile, con le elezioni sullo sfondo e un’alleanza, quella con la Lega, che si fa sempre più incerta. “Tra poco ci saranno regionali e cittadine… E io non so come potremo andare ancora a queste elezioni con la Lega”.

Agli alleati di un tempo il Cavaliere rimprovera di non aver “rispettato il programma con cui si è presentata agli elettori”, quello condiviso con il resto della galassia di centrodestra. E di aver così “tradito i suoi elettori”. Traspare evidente che le preoccupazioni di Silvio siano tutte concentrate su un fronte, quello pentastellato, il nemico individuato dal leader di Forza Italia e che va sconfitto a tutti i costi. Berlusconi non ha usato troppi giri di parole per spiegare la sua idea dei Cinque Stelle.

“Sono una forza politica più pericolosa dei comunisti, del Pds di Achille Occhetto: al governo ci sono ideologie di sinistra rozze e stataliste e un feroce giustizialismo”. Per questo, aggiunge Silvio “sono rimasto in campo. Ci manca un Bettino in grado di contrastarli”. Un messaggio chiaro a tutti quelli che vedevano il Cav prossimo al pensionamento, eventualità che appare quanto mai remota. Nemmeno i segnali di miglioramento arrivati dai mercati sono serviti a rasserenare l’ex presidente del Milan.In tema spread, Berlusconi ha rievocato il momento in cui, nel 2011, il suo governo cadde, travolto dalla crisi economica: “Allora fu un complotto per far cadere il nostro governo. Io comunque, mentre nessuno ci credeva, riuscii a far partire il nostro Mario Draghi. Parlai con tutti e alla fine votarono contro solo la Merkel, Sarkozy e il
finlandese. Il finlandese perché era l’unico che non ero riuscito a raggiungere telefonicamente”. Specificando poi: “le questioni europee si risolvono così, non con l contrasto, non con le distanze, non con le offese”.

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