È un Silvio Berlusconi che cerca di mostrare sempre più un profilo istituzionale quello che si appresta a far entrare Forza Italia nel governo. L’ex premier dice di apprezzare molto la decisione della Lega di appoggiare la nascita del nuovo governo e pensa possa rappresentare una svolta per il partito guidato da Matteo Salvini. Quanto al M5s, la cui ala più ortodossa è in rivolta e non ritiene compatibile la presenza al governo proprio con Fi, Berlusconi osserva: “Credo che dimostrazioni di infantilismo politico come queste non meritino neppure un commento. Spiegano il declino di quel Movimento”.
Nella sua intervista a Repubblica, Berlusconi parla a 360 gradi: “Quando ho indicato la strada dell’unità delle migliori energie del Paese come unica soluzione possibile, ho espresso l’auspicio che tutto il centrodestra condividesse la scelta di privilegiare la salvezza della nazione rispetto all’interesse di parte. Sono contento che un grande partito come la Lega abbia maturato questa scelta. Non so se definirla una svolta, in fondo la Lega ha già governato con i Cinquestelle, ma è certamente un atto di saggezza che anche in Europa sarà apprezzato”.
Per Berlusconi siamo davanti a circostanze eccezionali che richiedono risposte eccezionali. “Impongono alla classe dirigente del Paese di mettere da parte le distinzioni, gli interessi di parte, i calcoli politici o elettorali e di dare una risposta di alto profilo, adeguata alla gravità della situazione – sottolinea -. Il momento è davvero gravissimo, per l’Italia e per il mondo intero, certamente è la fase storica peggiore dopo la Seconda Guerra mondiale. Le persone continuano ad ammalarsi e a morire di Covid e a questo tragico costo umano si aggiunge un drammatico costo sociale ed economico per il lavoro, per le imprese, per le attività produttive”.
Quanto a un Conte ter, Berlusconi parla chiaro: “Di fronte a tutto questo non era pensabile una prosecuzione dell’esperienza precedente, né un suo allargamento. Occorreva qualcosa di totalmente nuovo, una soluzione autorevole intorno alla quale l’intero Paese potesse riconoscersi. Sono stato il primo ad invocarlo, nelle scorse settimane, mentre la crisi politica si trascinava. Come avevo suggerito, la saggezza del presidente Mattarella ha individuato la sola strada adeguata al momento”. Al premier incaricato, nel colloquio telefonico che hanno avuto, Berlusconi ha detto “esattamente queste cose. Ha davanti un compito davvero difficile ma deve riuscire”.
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