Il testamento di Berlusconi, quando sarà aperto. La data fatidica è quella del prossimo lunedì, 26 giugno. Secondo una stima approssimativa, il patrimonio dell’ex premier, comprese le proprietà immobiliari e tutte le aziende di cui era a capo, ammonta a circa 6,7 miliardi di euro. Una somma straordinaria che ora dovrà essere redistribuita tra i cinque figli, con l’incertezza legata a Marta Fascina. Conosciuta affettuosamente come “la mia Marta” da Berlusconi, che è stata al suo fianco durante i giorni difficili della malattia.
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Quando sarà aperto il testamento di Silvio Berlusconi
C’è una data per l’apertura del testamento di Berlusconi. È quella del 26 giugno prossimo, quando saranno passate esattamente due settimane dalla sua morte. Ora il documento si troverebbe presso lo studio notarile di Arrigo Roveda, storico professionista di riferimento del gruppo e della famiglia. La notizia è stata riportata dal Corriere della Sera, che spiega: “La cosa più attesa riguarda il 61% di Fininvest, che secondo stime varrebbe circa 3 miliardi di euro. Attualmente le azioni dell’azienda sono suddivise equamente tra gli eredi, con il 7% per ciascuno”.
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Inoltre, si legge: “La presidente dell’azienda è Marina, la maggiore, che dovrebbe assumere la guida dell’azienda. Berlusconi avrebbe ideato un modo per dividere tra i cinque figli la fetta di torta più grande, evitando eventuali colpi di mano da parte di uno di loro in futuro. Per portare avanti l’impero familiare, sarà necessario che tutti si muovano nella stessa direzione”.
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Resta l’incognita di Marta Fascina. Secondo indiscrezioni degli ultimi tempi, Silvio Berlusconi avrebbe deciso di modificare il testamento all’ultimo momento: alla sua compagna potrebbe andare un patrimonio significativo costituito da immobili (stimati intorno ai 650-700 milioni di euro) e da una somma consistente di denaro tra i 50 e i 100 milioni di euro, oltre a Villa San Martino ad Arcore. Nelle mani di questa calabrese trentaduenne, ci sono anche le ultime volontà dell’ex premier riguardo a Forza Italia. Il futuro del partito dipenderà anche dalle sue parole.
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