Il confronto avviene a distanza, via video. Giorgia Meloni striglia Berlusconi dopo l’uscita sulla volontà di aiutare il governo in un momento così difficile. A svelare i dettagli del confronto è Repubblica: “Silvio, siamo tutti d’accordo sulla necessità di presentare proposte unitarie delle opposizioni per cambiare la manovra – avverte Meloni – a patto però che rispetto al governo Conte la posizione sia unica, senza tentennamenti, senza giochetti”. Ecco, ed è proprio questo “senza giochetti” che dà la misura di quanto sia alta la temperatura nel centrodestra. E di quanto ora a condurre i giochi sia sempre più la Meloni e non più Salvini.
Forte della crescita costante nei sondaggi, è lei a voler dettare la linea, ma Berlusconi ribadisce: “Ho parlato solo della necessità di dare un contributo responsabile, non pensiamo certo a entrare nel governo o nella maggioranza, tanto meno di tradire il centrodestra”. La Meloni però non si accontenta e pressa ancora: “Sarebbe meglio che Forza Italia facesse un’uscita pubblica per prendere le distanze da Conte”. A quel punto il fondatore di Forza Italia si schermisce e fa presente di aver già chiarito davanti alle telecamere e la sua posizione e può bastare.
Un’ora e mezza di summit in un salone dei gruppi alla Camera. C’è da mettere a punto una nota di coordinamento delle opposizioni sulla manovra appena varata dal governo. L’impegno è quello di presentare delle proposte sotto forma di emendamenti congiunti della coalizione quando il testo della legge di bilancio approderà in aula. Nel mentre, però, le aperture di Nicola Zingaretti all’opposizione affinché collabori, raccolte da Berlusconi, hanno finito col terremotate l’equilibrio del centrodestra.
E ora il sospetto di fondo che lievita tra Lega e Fratelli d’Italia è che il feeling tra il Cavaliere e i pezzi importanti del governo Conte si possano spingere in realtà oltre la semplice disponibilità dei forzisti a essere responsabili. In queste ore, infatti, stando a quanto racconta un ben informato ex ministro di Forza Italia a Repubblica, si sarebbero intensificati i contatti tra il segretario Pd Zingaretti e due berhisconiani di peso come il vicepresidente del partito e Gianni Letta. Mentre Salvini e Meloni restano in trincea e ora provano a trattenere Berlusconi dal richiamo delle sirene.
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