Forza Italia sarà a gestione collettiva. Non più solo Berlusconi al comando. “Passeremo a un gruppo collettivo che poterà avanti Forza Italia, con Berlusconi che si farà da parte e darà consigli”. A spiegare le sue prossime mosse, dopo il voto di domenica prossima, è lo stesso Silvio Berlusconi che, ai microfoni di Mattino Cinque, traccia la road map dei mesi a venire. “Dopo queste elezioni cominceremo subito coi congressi per far emergere un gruppo dirigente capace di dare continuità a Forza Italia”.
Per quanto riguarda la tenuta del centrodestra, invece, rinfaccia a Matteo Salvini di aver “dato la parola agli elettori” e poi di essere andato con il Movimento 5 Stelle. “I dirigenti leghisti con cui io ho parlato – rivela – sono tutti assolutamente contrari alla continuazione di questo governo”.
Nell’intervista su Canale 5, Berlusconi racconta di aver cercato, in tutti questi anni, un successore. “Ma – rivela – i miei azzurri non li hanno ritenuti all’altezza di sostituirmi. Chi c’è che può paragonarsi a me per le cose fatte? – si chiede il Cavaliere – passeremo a Berlusconi che resterà da parte e ad un gruppo collettivo che porterà avanti Forza Italia, un partito attivo che si è sempre rinnovato e sul territorio abbiamo bravissimi sindaci e assessori oltre a ministri capaci”.
Il progetto è dunque quello di far emergere, subito dopo le elezioni europee, “un gruppo capace di portare avanti Forza Italia”. L’obiettivo è operativo e punta a mettere la nuova classe dirigente subito al lavoro. “Abbiamo esigenza di creare nuovi posti di lavoro, migliaia di giovani sono scappai all’estero perché qui non trovavano lavoro”, spiega l’ex premier.
“Faremo provvedimenti che aumenteranno i posti di lavoro aprendo i cantieri delle opere ferme e rendendo più conveniente alle imprese di assumere giovani – continua – aiuteremo anche ad alzare i salari, che dal 2011 non sono mai aumentati”. Ora, però, gli occhi di Berlusconi sono puntati sul voto di domenica prossima che riscriverà la conformazione del Parlamento europeo.
“Gli italiani prima di tutto devono andare a votare, l’ultima volta ci sono state troppe astensioni – spiega a Mattino Cinque – bisogna sentire il dovere e l’interesse di andare a votare”.
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