Se c’è una cosa che la politica italiana ci ha insegnato è che non si deve mai dare Berlusconi per morto. Anche quando è al 4% o se non appare troppo in tv, sotto sotto trama qualcosa e cerca di trovare la chiave per tornare di nuovo alla ribalta. Il dilemma ora, però, è complesso: salire sul carro di Salvini o avvicinarsi a Renzi? Sgarbi è stato il primo a ironizzare sull’argomento, chiamando il partito di Renzi e Berlusconi “Forza Italia Viva”, presagendo già l’alleanza tra il partito del Cav e quello del senatore di Firenze. Intanto Berlusconi rilancia il progetto Altra Italia.
Una decisione questa ribadita tra le pagine del nuovo libro di Bruno Vespa. Berlusconi quindi dal cilindro è pronto a tirare fuori l’idea di una federazione dei moderati, appunto Altra Italia, per cercare così di occupare quell’area centrista che al momento in pratica non ha più una rappresentanza. Ma è lì che sta convergendo anche Renzi…
Nel caso di una legge elettorale proporzionale, Altra Italia potrebbe fare gioco di squadra proprio con Italia Viva. Con il maggioritario, richiesto tramite apposito referendum dalla Lega, a Berlusconi non rimarrebbe invece che restare nel centrodestra mettendosi nelle mani di Matteo Salvini. L’aura degli azzurri sembrerebbe essersi quasi definitivamente affievolita. E quindi Berlusconi più che a un restyling del partito sta pensando di intraprendere una nuova strada lanciando l’idea Altra Italia.
Cosa sarebbe e con chi sarebbe Altra Italia? Si tratterebbe di una sorta di federazione di tutti quei partiti e movimenti di estrazione centrista e moderata. A questa adunata lanciata dall’ex premier hanno già risposto presente diverse forze politiche. Dal Nuovo Psi a Energie per l’Italia di Stefano Parisi, fino al Cantiere Popolare di Saverio Romano e la DC di Gianfranco Rotondi. Un asse ancora decisamente orientato verso il centrodestra.
Tutti questi piccoli partiti si andrebbero a federare con Forza Italia a recitare il ruolo di perno, con questa unione che potrebbe trovare il supporto anche degli altoatesini di SVP già alleati degli azzurri alle ultime elezioni europee. Una federazione che – per l’ottimismo di Berlusconi – potrebbe raggiungere il 10%. Ma c’è un altro problema: se anche Renzi dovesse convergere, a quel punto chi sarebbe il leader della federazione?
Al momento Forza Italia appare essere sempre più lacerata e pronta a dividersi. Una parte degli azzurri vuole seguire Toti, altri la Lega, mentre in pochi guardano verso Italia Viva. Matteo Renzi da parte sua non ha fatto nulla per nascondere come la porta del suo partito sia aperta ai forzisti.
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