Silvio Berlusconi torna a parlare e, come sempre, a fare notizia. Le sue parole pesano come macigni: il patto tra Movimento Cinque Stelle e Lega potrebbe saltare in Parlamento. In un’intervista all’Unione Sarda, l’ex Cavaliere fa il punto sulla situazione politica nel nostro Paese e di fatto spiega quali sono gli scenari che ci attendono: “Tutti i sondaggi dicono che, se si votasse oggi, il centrodestra conquisterebbe la guida del Paese. Io però confido che a questo si possa arrivare anche per via parlamentare nei prossimi mesi”.
Il leader di Forza Italia poi spiega in che modo potrebbe rompersi il patto tra Cinque Stelle e Lega: “Saranno gli accadimenti a deciderlo – risponde – Ogni giorno c’è una ragione in più, un problema in più sul quale Lega e Cinque Stelle la pensano in maniera diversa, anzi opposta”.
Berlusconi a questo punto elenca quali sono i punti fermi del programma del centrodestra per il Paese: “Sui grandi temi il centrodestra ha lo stesso programma: dalla riduzione della pressione fiscale, alla sicurezza, alle grandi opere che sono assolutamente da realizzare – aggiunge Berlusconi che sottolinea come, in Sardegna e in tutto il Paese, “non è una gara tra Berlusconi e Salvini”.
Il leader di Forza Italia dunque fa la sua “profezia” sull’eventuale fine di questo governo e di fatto il terreno di battaglia più rischioso e più scivoloso per i gialloverdi potrebbe essere proprio il Parlamento… E se lui dice così, vuol dire che qualcosa sotto si sta già muovendo. Le sue parole suonano come un messaggio nemmeno troppo celato diretto a Salvini.
Berlusconi, dunque, sogna di rimettere in piedi il centrodestra di un tempo, anche se deve fare i conti con l’ascesa del suo alleato-avversario. Sul fronte 5Stelle, come al solito non le manda a dire: “Di Maio dice cose che non vale la pena commentare”. E in vista delle Europee come si mettono le cose per lui e per Forza Italia?
“Posso solo dire che alle Europee, che sia candidato o meno, sarò in campo alla guida di Forza Italia con il massimo impegno, come sempre. Saranno elezioni decisive per il futuro dell’Europa e non solo, per definire verso quale Europa stiamo andando”.
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