Silvio Berlusconi riesce a saltare l’ennesima udienza in un processo. Anche se stavolta il suo ruolo è quello di persona offesa. Il procedimento giudiziario è quello in corso a Monza, dove una delle ospiti delle famose serate nella villa di Arcore, Giovanna Rigato, è a processo perché accusata di aver tentato di estorcere un milione di euro al Cavaliere. Ma Berlusconi decide comunque di presentare, attraverso i suoi legali, una istanza di rinvio dell’udienza per legittimo impedimento, causa motivi di salute.
“Se può rispondere alle domande dei giornalisti, può farlo anche in aula di tribunale”. È questa la lamentela che, secondo alcune fonti giornalistiche, starebbe girando sulle bocche dei magistrati di Monza, irritati per il comportamento di Silvio Berlusconi. La deposizione del leader di Forza Italia avrebbe dovuto aprire l’istruttoria dibattimentale. Ma il Cavaliere, come appena accennato, ha addotto come scusa dei motivi di salute.
Stesso comportamento tenuto dal ragionier Giuseppe Spinelli, l’uomo accusato di pagare direttamente le cosiddette olgettine ai tempi delle cene eleganti a Villa San Martino. “Si sconsiglia di partecipare a riunioni con la presenza di più persone nello stesso ambiente”, si legge sul certificato medico presentato dal ragioniere.
A complicare la situazione per Berlusconi sono le dichiarazioni del pubblico ministero Rosario Ferracane. Il pm ha fatto notare la circostanza che domenica scorsa, 12 febbraio, il Cavaliere fosse presente in tribuna allo stadio di Monza, dove ha assistito alla vittoria della sua squadra contro la Spal. Il certificato medico invece sarebbe stato inviato in procura due giorni prima, il 10 febbraio. Ferracane ha anche riferito che il protagonista di questa vicenda, al termine della partita, si sia fatto anche intervistare. L’avvocato difensore di Berlusconi, Salvatore Pino, dichiara invece che è “meno stressante assistere a una partita di calcio allo stadio che comparire in aula di tribunale”.
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