Silvio Berlusconi è rimasto bloccato all’aeroporto a causa del maltempo e non ha potuto raggiungere Viterbo per la giornata conclusiva della kermesse azzurra organizzata da Antonio Tajani. Il Cav però non ha rinunciato a dire la sua e è intervenuto telefonicamente: “Dalla crisi dell’Italia, lunga e drammatica che si trascina da quasi un decennio, io sono convinto che non si esce né con il sovranismo né con lo statalismo assistenziale che invece aggrava i problemi di fondo”.
Berlusconi è chiaro e non ha il minimo dubbio sul ruolo che deve svolgere in merito Forza Italia. “Il futuro di Forza Italia è dare di nuovo voce al Paese che oggi al di fuori di noi non è rappresentato in politica dal giustizialismo, dal sovranismo, dallo statalismo, dal pauperismo. Oggi in vetrina si percepiscono solo due Italie contrapposte e incattivite: quella della destra sovranista è quella della sinistra pauperista, statalista che non rappresentano Italia e non danno prospettiva a nostro Paese”.
“Forza Italia è compatta e unita, non c’è nessuno tra noi che mette in discussione il nostro compito storico. Forza Italia è il centrodestra, non solo perché lo abbiamo inventato, ma perché senza di noi sarebbe molto diverso. Senza di noi ci sarebbe una destra che non avrebbe i numeri per vincere, andare al governo e non sarebbe in grado di governare”. Durante il suo intervento, Silvio Berlusconi non manca di bacchettare Matteo Salvini per le sue scelte passate.
“I nostri alleati della Lega, durante il governo, hanno caratterizzato la politica economica sulla base delle idee grilline, che sono ingenue e pericolose. Tutto questo in cambio di una mano libera alla Lega sulla immigrazione che era tanto buona nelle intenzioni quanto inadatta a raggiungere l’obiettivo. Salvini, poi, ha avuto il coraggio di proporre Di Maio premier. Non è pensabile un partito unico del centrodestra a trazione sovranista. L’Opa di Salvini su Forza Italia è fallita”.
Il Cav, poi, si rivolge agli alleati: “Di Lega e Fratelli d’Italia dico che siamo diversi. Combattiamo insieme la battaglia del centrodestra ma non la battaglia sovranista”. Berlusconi non fa sconti neanche ai suoi e avverte: “Chi tra di noi pensasse che possiamo avere un occhio di riguardo verso l’altro schieramento, il governo Conte o magari verso il nuovo partito di Matteo Renzi si porrebbe fuori o lontano da Forza Italia, l’Italia e l’Europa che vogliamo”.
“Ma non conosco nessuno dei nostri che se lo proponga. L’unica che ha fatto questa scelta non aveva mai fatto parte di Forza Italia anche se le avevamo dato ospitalità nelle nostre liste. Non esiste in Italia una sinistra liberale e non penso che Renzi possa crearla. Se anche ci riuscisse, questo riguarderebbe comunque l’altra metà del campo di gioco, il centrosinistra”.
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