Berlusconi è un fiume in piena. Erano anni che non lo si vedeva così. Salvini, del resto, lo ha fatto letteralmente imbufalire. Prima lo stop alla norma “salva Mediaset”, poi il “furto” di tre deputati, passati da Forza Italia alla Lega e infine una serie di dichiarazioni molto forti contro l’ex premier che starebbe “inciuciando” con il governo. A quel punto Berlusconi ha reagito, prima con un comunicato, poi con una serie di dichiarazioni raccolte dal Corriere. Nel comunicato pubblicato nella tarda serata di ieri, 19 novembre, ha fatto sapere: “I nostri alleati sanno benissimo che senza Forza Italia – e senza le altre forze politiche di centro che rappresentano culture e tradizioni fondamentali nella nostra democrazia come quella democristiana, liberale e socialista – non avremmo un centro-destra, ma una destra isolata in Italia e in Europa, non in grado né di vincere le elezioni, né di governare il paese, esattamente come avviene in Francia per il Front National”. Il messaggio a Salvini è dunque chiaro: senza Forza Italia, farete la fine dalla Le Pen.
Poi Berlusconi si fa scappare: “Ravetto, Zanella e il terzo che è andato con Salvini chi era? Ah, Carrara. Ecco, meglio così. Meglio perderli che trovarli”. Alle 5 del pomeriggio in punto, dall’osservatorio personale di Silvio Berlusconi, è come se il centrodestra non esistesse più. Il Cavaliere è al telefono con i pontieri, le colombe che puntano a ricucire lo strappo improvviso che si è creato con la Lega, quelli che premono con i loro pari grado perché lui e Matteo Salvini si sentano per telefono e siglino un armistizio qualsiasi corredato di un comunicato stampa qualsiasi, purché con le loro due firme in calce. Ma non ne vuole saperne: “Con Salvini non ci voglio parlare, non lo voglio neanche sentire nominare”. Parole riportate dal Corriere che danno idea di quale sia la temperatura.
Sulla pregiudiziale di costituzionalità posta della Lega sulla norma salva-Mediaset, posta ufficialmente dal Carroccio dopo un mezzo blitz in commissione Trasporti a Montecitorio, il numero uno di Forza Italia perde letteralmente le staffe: “Ma lo fanno perché pensano che voglia andare in maggioranza o perché non hanno capito la norma?”, ripete a voce alta. “In entrambi i casi non mi sta bene. Diamine, prima Salvini dice di non aver capito, poi ci parliamo, io ti chiarisco tutto, tu dici che adesso hai capito e che è tutto a posto… E poi che cosa fai? Presenti una pregiudiziale di costituzionalità che fa esplicito riferimento a Mediaset? Eh no, caro mio, così non mi sta bene”.
Poi Salvini in diretta radio accusa Forza Italia di “inciucio”, e si lancia in una serie di affronti senza precedenti. Fino al colpo di scena finale, l’annuncio del passaggio del terzetto Ravetto-Zanella-Carrara alla Lega: “Non ho fatto pressioni per portare nella Lega nessuno. Semplicemente queste tre persone da tempo premevano per entrare nella Lega e adesso finalmente c’erano le condizioni perché lo facessero”. Le “condizioni” evocate dall’ex ministro dell’Interno, ovviamente, rimandano all’atteggiamento responsabile di Berlusconi nei confronti del governo.
Tra i berlusconiani, il numero dei maggiorenti che festeggiano per la frattura con Salvini è decisamente superiore del numero di chi spinge per cercare la pace tra i due leader. Non sono previste fughe in avanti, il tema dell’ingresso nella maggioranza è fuori discussione, per ora. La strategia di Berlusconi è di lungo periodo: “L’importante – diceva ai suoi qualche tempo fa – sarà sedersi al tavolo quando ci sarà da votare il presidente della Repubblica e stare nella coalizione parlamentare che lo voterà”.
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