La decisione di Silvio Berlusconi di staccare la spina al governo Draghi, presa di concerto con l’alleato Matteo Salvini della Lega, sta producendo i suoi effetti devastanti anche all’interno di Forza Italia. Dopo poche ore dalla mancata fiducia concessa a Draghi in Parlamento, tutta la delegazione ministeriale forzista a Palazzo Chigi decide di mollare il partito di Berlusconi. Si tratta di tre pezzi da novanta come Renato Brunetta, Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna. Ma la replica del loro ormai ex leader è sprezzante.
Brunetta, Gelmini e Carfagna non rappresentano solo tre ministri che se ne vanno da Forza Italia. Si tratta infatti di tre esponenti storici del partito azzurro che ora, tutti insieme, decidono di voltare le spalle a Berlusconi. Già da qualche mese, comunque, i tre si erano dimostrati più draghiani che berlusconiani. E allora l’ex premier, che non sembra assolutamente pentito di aver mandato a casa Draghi, decide di chiudere definitivamente la storia d’amore con loro. Lo fa nel peggiore dei modi, con una battuta sparata proprio alla fine di una lunga intervista con il quotidiano Repubblica.
Alla domanda su cosa pensi della separazione da Brunetta, Gelmini e Carfagna, Silvio Berlusconi replica senza starci a pensare troppo sopra: “Riposino in pace. Stiamo parlando di esponenti senza seguito né futuro politico”. Parole che saranno finite dritte al cuore dei diretti interessati che si sentono sedotti e abbandonati da quello che è stato per anni il loro faro politico.
Ma un Berlusconi scatenato ne ha anche per Mario Draghi. “Non volevamo far cadere Draghi, ma si è reso indisponibile a un bis. – questa la sua versione dei fatti sulla crisi di governo appena consumata – Probabilmente era stanco e ha colto la palla al balzo per andarsene. In ogni caso ha scelto lui e adesso siamo già al lavoro per un nuovo governo di centrodestra”.
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