Il Recovery Fund rischia di completare nel giro di poche settimane la sua metamorfosi, passando da gigantesco, forse fatidico ostacolo sulla strada del governo a motivo di rottura all’interno delle fila dell’opposizione. Da una parte, infatti, c’è Matteo Salvini, che non vuole sentir parlare di apprezzamenti per l’operato di Conte: la linea dell’opposizione dura e pura resta, e al premier vanno riservate solo parole al veleno. Dall’altra Meloni-Berlusconi, molto più morbidi del Capitano.
Berlusconi, in particolar modo, si è lasciato sfuggire parole al miele nei confronti di Conte, reduce da una quattro giorni di serrate trattative. Al Tg5 il Cavaliere ha infatti confessato: “Si tratta di un compromesso positivo che ha superato le resistenze di alcuni Paesi del Nord e che toglie argomenti ai nemici dell’Europa. Noi avevamo puntato sin dal principio sul Recovery Fund, io personalmente mi sono battuto perché fosse approvato senza cambiamenti di rilievo ed in effetti così è accaduto”.
“Certamente questo difficile compromesso deve far riflettere sul futuro, sui pericoli per l’Europa sul condizionamento che i partiti sovranisti esercitano sulla politica di diversi paesi Ue” è stata l’analisi di Berlusconi. Che ha poi parlato di un futuro pieno di aspettative, per il quale spera però di essere parte del processo decisionale: “C
hiediamo al governo che l’opposizione sia davvero coinvolta nelle decisioni”.Insomma, Berlusconi plaude a Conte e apre le porte a collaborazioni future, sempre più vicino a una maggioranza giallorossa nella quale in molti lo vedono presto protagonista. Un atteggiamento che non fa che aumentare il nervosismo di Salvini, che non può contare su questo nemmeno più sull’appoggio di Giorgia Meloni, in passato fedele alla linea “oltranzista” del Capitano e ora anche lei passata a posizioni molto meno dure.
Salvini e l’ossessione per Conte: bufale e mezze verità pur di screditare l’accordo Ue