Giuseppe Conte sembra aver fatto breccia nel cuore di Silvio Berlusconi, invitato dal nuovo leader del Movimento Cinque Stelle al tavolo delle riforme costituzionali. Parole molto apprezzate dal Cavaliere, che stando a quanto riportato dalla Stampa non avrebbe mancato di sottolineare il suo gradimento ai propri fedelissimi. Spingendosi addirittura più in là, arrivando a riconoscersi in Conte, almeno parzialmente: “Ha un po’ il mio stile”.
Non sarebbe d’altronde la prima volta che Berlusconi prova a tracciare un parallelismo tra lui, il Cavaliere, e l’Avvocato del Popolo, l’uomo che ha guidato l’Italia nel momento più buio, quando l’emergenza Covid era appena esplosa. La Stampa ha ricordato come in passato il fondatore di Forza Italia abbia già trovato similitudini “nell’aspetto impeccabile, mai fuori posto, sbarbato” e per i “modi ben educati” di chi ha guidato l’evoluzione di un Movimento un tempo rabbioso, segnato dai “vaffa” quotidiani.
Berlusconi, in quell’invito a ragionare tutti insieme su modifiche alla Costituzione necessarie per il rilancio del Paese, ha poi visto qualcosa di sé stesso, dei suoi vecchi cavalli di battaglia. La necessità di dare all’Italia un governo stabile, senza più il teatrino di crisi vere o minacciate ogni due/tre mesi per colpa di questo o quel partitino. E addirittura la possibilità di trasformare la nostra Repubblica parlamentare in presidenziale. Conte non vuole arrivare così lontano, ma il Cavaliere vede in lui qualcosa del suo progetto.
I rapporti tra Berlusconi e il nuovo Movimento Cinque Stelle, però, subiranno per forza di cose il contraccolpo della corsa al Quirinale. I grillini hanno già fatto barricate di fronte all’ipotesi del Cavaliere al Colle, come successore di Sergio Mattarella. Ma c’è chi azzarda, in queste ore di scambio reciproco di convenevoli, che protetto dal segreto dell’urna qualche onorevole pentastellato possa in realtà dare sostegno proprio al Cavaliere, il cui grande sogno potrebbe non essere proprio un miraggio.
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