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Berlusconi smentisce il matrimonio con Marta Fascina: “Non c’è bisogno”

Silvio Berlusconi si sposerà per la terza volta. Stavolta con la sua attuale compagna, la parlamentare di Forza Italia Marta Fascina, più giovane di lui di 53 anni. L’indiscrezione la riporta il quotidiano Libero nell’edizione di martedì 22 febbraio. Ma passano poche ore e ci pensa lo stesso Berlusconi, con una nota ufficiale, a smentire questa ricostruzione. Niente matrimonio con la Fascina, dunque. Ma solo un “matrimonio simbolico all’americana” che si celebrerà a marzo.

Silvio Berlusconi e Marta Fascina

“Il rapporto di amore, di stima e di rispetto che mi lega alla signora Marta Fascina è così profondo e solido che non c’è alcun bisogno di formalizzarlo con un matrimonio. – scrive Berlusconi in una nota – Le indiscrezioni comparse oggi sugli organi di stampa non rispondono dunque a verità. Ma, proprio perché si tratta di un legame così profondo e così importante, assieme a lei sto progettando per un prossimo futuro di festeggiarlo come merita, con un appuntamento che coinvolgerà i miei figli e gli amici”, anticipa il Cavaliere.

Evento annunciato da Berlusconi che però, da quanto si apprende, non sarà affatto un matrimonio tradizionale, ma un cosiddetto “matrimonio simbolico”. Si tratta di un rituale molto diffuso da anni negli Stati Uniti che non comporta nessuna conseguenza legale e non ha valore civile. Ma rappresenta solo la volontà di una coppia di suggellare pubblicamente il loro amore e il loro legame.

La data fissata per l’evento al momento è quella del 19 marzo, quando è previsto quello che viene definito un “party all’americana”. Secondo alcune indiscrezioni, infine, risulta che alcuni fornitori siano stati già contattati dallo staff di Arcore. Ma il luogo dove avverrà la celebrazione resta ancora da stabilire. Sullo sfondo di questa vicenda, secondo le malelingue, restano le possibili divisioni tra i cinque figli di Berlusconi. Piersilvio e Marina, nati dal primo matrimonio, e gli altri tre, figli di Veronica Lario, potrebbero non aver visto di buon occhio il matrimonio del padre che li avrebbe costretti a dividere la torta della sua eredità.

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