Come è sua abitudine, Pierluigi Bersani dice le cose in modo schietto, come le pensa. “È ora di finirla con il populismo delle élite: prima sul governo Conte c’è stato un massacro oltre al ragionevole, ora si fa di Draghi una descrizione come se camminasse sulle acque…”. Una bordata che arriva dritta al punto che Bersani dà durante la puntata di mercoledì 17 marzo a Otto e mezzo su La7. (Continua dopo la foto)
Rivolgendosi al giornalista Massimo Franco, Bersani ha sottolineato che “le élite devono stare nel ragionevole”. Quello di Conte, “non è stato un governo di bambini, la gente non la pensa così, qualcosa ha fatto. Draghi, che è una persona ultraseria e capace, non ha avuto un gran beneficio quando è stato presentato come quello che risolve, perché magari poi c’è da fare un Dpcm, un decreto, ci sono da fare i ristori”. (Continua dopo la foto)
Conclude il suo ragionamento Bersani: “Ci vuole misura, sennò si lasciano delle ferite nel Paese. Un pezzo del Paese ha nostalgia di Conte. C’è molta continuità del governo Draghi con il predecessore. Silenzio del governo scandaloso sull’emergenza vaccini? Prima quello là parlava troppo, e ora questo parla poco…”. (Continua dopo la foto)
Chiosa Bersani: “Però certo ci sono momenti nei quali i cittadini hanno bisogno anche del volto del politico. Quindi anche io consiglierei a Draghi di parlare agli italiani, veda lui come ma qualcosa la gente vuole sentirselo dire”.
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