Verrebbe automatico dire: con tutti i soldi che hanno, chissà quante tasse pagheranno! E invece no, il ragionamento è esattamente l’opposto. Un macellaio italiano paga più tasse – in proporzione – di Jeff Bezos, il patron di Amazon. Come è possibile? Funziona esattamente così: più sei ricco, meno paghi. Multimiliardari come Warren Buffett di Berkshire Hathaway, il fondatore di Amazon Bezos, l’ex sindaco di New York Michael Bloomberg o il fondatore di Tesla Elon Musk. Cosa hanno in comune? Il fatto di essere tra gli americani più ricchi in patria e nel mondo, ma sono riusciti negli ultimi anni a versare in tasse quote bassissime rispetto all’aumento della loro ricchezza. (Continua a leggere dopo la foto)
L’analisi la fa Federico Fubini sul Corriere: “In alcuni casi e per alcuni anni, hanno persino abbattuto fino a zero l’onere a loro carico a titolo dell’imposta federale americana sulle persone fisiche. L’inchiesta è stata condotta da ProPublica, l’organizzazione non profit di giornalismo investigativo basata a New York. ProPublica è in possesso dei dati dettagliati dell’Internal Revenue Service (l’equivalente statunitense dell’Agenzia delle Entrate) e ha analizzato i redditi, la situazione patrimoniale e gli investimenti dei più grandi tycoon residenti in America. Ne emerge il quadro di un mondo a parte”. (Continua a leggere dopo la foto)
In America ci sono i ceti medi, che pagano aliquote sui loro redditi tra il 14% e il 37%. E poi esiste una dimensione a parte, quella dei super ricchi che sull’aumento netto dei loro patrimoni tra il 2014 e il 2018 “pagano in modo perfettamente legale lo 0,1% come accade a Warren Buffett, su una crescita di 24 miliardi di dollari in cinque anni; o versano o lo 0,98% come capita a Jeff Bezos, su un patrimonio cresciuto di 99 miliardi; o il 3,27% come riesce a fare Elon Musk, su una ricchezza aumentata di quasi 14 miliardi”. (Continua a leggere dopo la foto)
Si delineano così nella società americana due universi paralleli. “Fra il 2014 e il 2018 le famiglie di quarantenni del ceto medio hanno visto in media i loro patrimoni crescere di 65 mila dollari, soprattutto grazie all’aumento di valore dei loro immobili, e ne hanno versati al fisco quasi altrettanti come imposta sui redditi personali o di coppia. Nel frattempo i 25 americani più ricchi hanno visto crescere i loro patrimoni di 401 miliardi di dollari, ma in media hanno pagato al fisco appena il 3,4% di questa somma”. Jeff Bezos, l’uomo oggi più ricco del mondo, è riuscito a non pagare imposte federali sui redditi nel 2007 e di nuovo nel 2011, quando pure era già miliardario.
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