Gli Stati Uniti decidono di fare il grande passo e rinunciano alla protezione dei brevetti sui vaccini anti-Covid. È una svolta di grande importanza, soprattutto per i Paesi più poveri e per quelli in fortissima difficoltà. India e Brasile su tutti. Così questi Stati potranno fabbricarsi in casa il siero anti-virus. L’annuncio, come riporta il Corriere, è arrivato con una nota firmata da Katherine Tai, rappresentante per il Commercio, una delle più strette collaboratrici di Joe Biden: “Questa è una crisi sanitaria globale. E circostanze eccezionali richiedono misure eccezionali”. (Continua a leggere dopo la foto)
Ha aggiunto la Tai: “Noi crediamo fortemente nella protezione della proprietà intellettuale. Ma vogliamo mettere fine alla pandemia e quindi siamo a favore di una deroga per i vaccini contro il Covid-19”. A questo punto il governo americano parteciperà ai negoziati già in corso nel Wto, World Trade Organization. Le pressioni internazionali – ricorda ancora il Corriere – sono iniziate già nell’ottobre del 2020, proprio nella sede del Wto. India e Sudafrica avevano chiesto ai grandi Paesi produttori delle fiale, Usa in testa, di rinunciare alla protezione dei brevetti. (Continua a leggere dopo la foto)
Ma anche gli Stati Uniti erano rimasti sulla linea del No. Nelle ultime settimane, però, le immagini provenienti soprattutto da India e Brasile, con corpi accatastati nelle strade, e bruciati nelle piazze, hanno evidentemente portato a un cambio di scenario. Il primo ministro Narendra Modi ha chiesto direttamente a Biden: “Fateci usare la formula dei vostri vaccini”. Una richiesta appoggiata anche da Tedros Adhanom, direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, e, nel Congresso americano, da alcuni parlamentari della maggioranza, come il Senatore Bernie Sanders. (Continua a leggere dopo la foto)
E così gli Stati Uniti hanno deciso di dare il via libera. Nel concreto, stando alle valutazioni del Wto, diversi Paesi potrebbero essere pronti a produrre i vaccini nel giro di qualche mese: India, Bangladesh, Pakistan, Sudafrica, Indonesia e Senegal. È una grande svolta.
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