La Bielorussia è pronta ad utilizzare le armi nucleari contro l’Occidente se dovesse essere necessario. A lanciare questa inquietante minaccia è Aleksandr Lukashenko in persona. Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa bielorussa Belta, ripresa da quelle russe, l’arrivo dalla Russia di queste armi micidiali è previsto per luglio.
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Lukashenko: “Bielorussia pronta a usare armi nucleari”
La Bielorussia non avrebbe “alcun dubbio” nell’utilizzare armi nucleari se dovesse essere aggredita. Avverte dunque il presidente bielorusso Lukashenko, sottolineando che è stato lui ad insistere con il suo omologo russo Vladimir Putin perché schierasse armi nucleari tattiche in nel suo Paese. “Tutto è pronto. Penso che ci vorranno alcuni giorni e avremo quello che abbiamo chiesto. E anche un po’ di più”, dichiara raggiante Aleksandr Lukashenko. Quattro giorni fa, infatti, Putin ha affermato che il dispiegamento di armi tattiche nucleari russe in Bielorussia comincerà dopo il 7 o l’8 luglio, data in cui è prevista la conclusione dei lavori di costruzione delle installazioni necessarie.
Intanto, anche senza le armi nucleari promesse da Putin alla Bielorussia di Lukashenko, proseguono gli attacchi di Mosca contro obiettivi ucraini. L’attacco russo della scorsa notte a Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino Zelensky nella regione centrale di Dnipropetrovsk ha causato la disconnessione delle principali reti elettriche lasciando senza corrente tre miniere, con decine di minatori intrappolati. Successivamente i minatori sono stati portati in salvo, come riferisce su Telegram Rbc-Ukraine.
“Altri missili terroristici, gli assassini russi continuano la loro guerra contro edifici residenziali, città ordinarie e persone. – denuncia Zelensky – Purtroppo ci sono morti e feriti. L’operazione di soccorso a Kryvyi Rih continua. Le mie condoglianze a tutti coloro che hanno perso i loro cari! I terroristi non saranno mai perdonati e saranno ritenuti responsabili di ogni missile che lanciano. Stiamo guadagnando terreno, manteniamo e rafforziamo il nostro dominio operativo. Stiamo aumentando il nostro controllo nell’area di Bakhmut”.
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