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Big Data, opportunità di lavoro e risorsa per fare business

Avete mai sentito parlare di Quora? Si tratta di un social network dove vengono scritte domande e risposte di tutti i tipi, un po’ come fosse la versione aggiornata di Yahoo Answer.

Su questo social è apparsa una risposta fondamentale, data ad una domanda che ultimamente impazza sui forum di mezzo mondo: che cosa sono i Big Data e a cosa servono?

É certo che i Big Data stanno cambiando il business in modi sempre più sorprendenti, aprendo un mondo di possibilità.

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L’opinione di Kris Lahiri

La risposta più esauriente l’ha data Kris Lahiri, il cofondatore e capo della sicurezza di Egnyte.com.

Lahiri parte affermando che i Big Data hanno il potere di coinvolgere tutti, ogni azienda, grande o piccola che sia. Poiché la raccolta dei dati, l’analisi e l’interpretazione diventano più facilmente accessibili ogni giorno che passa, ciò avrà un impatto su ogni attività commerciale in modi diversi ma ugualmente importanti, indipendentemente dal campo in cui opera l’azienda o dalle dimensioni della stessa.

Oggi anche le più piccole attività producono dati. Sia che si utilizzi un sito web, i social media o si accettino pagamenti con carta di credito, i dati che possono essere raccolti dai clienti e dalla loro esperienza utente, poichè l’azione diventa fondamentale e sempre più preziosa. I dati si possono quindi analizzare per migliorare l’esperienza dei clienti e, di conseguenza, migliorare il business.

Raccolta dati, migliori informazioni

I Big Data consentono alle aziende di raccogliere più dati di marketing, offrendo un’idea migliore di ciò che l’utente stesso desidera, di quello che utilizzerà e quali canali vengono utilizzati per acquistare. Lahiri precisa che questo processo potrebbe in effetti spaventare qualcuno per la grande portata di informazioni generata e la responsabilità delle aziende volte a creare e mantenere in modo proattivo le politiche sulla privacy e i sistemi di sicurezza necessari a proteggere i dati.

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aziende digital che assumono cortiliaL’UE si pronuncia severamente

Sulla questione della sicurezza, si è pronunciata la commissione UE, legiferando regole sempre più severe.

Il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) impone nuovi requisiti ai dati personali e conferisce maggiori diritti alle persone. Il GDPR dichiara inoltre l’obbligo, per le società che raccolgono ed elaborano dati personali, di includere il requisito aggiuntivo al consenso della persona interessata e alla possibilità di limitare del tutto il trattamento dei dati personali.

Lahiri conclude la sua risposta su Quora affermando una grande verità: i big data saranno utilizzati principalmente per migliorare l’esperienza del cliente. Non solo, verranno infatti utilizzati anche per monitorare le condizioni ambientali dei dipendenti durante il lavoro. Un esempio? Attraverso sensori, barometri, fotocamere e microfoni serviranno ad identificare quando le condizioni di lavoro sono fuori norma, oppure essere utilizzati per rilevare posizioni e persino posture e movimenti corporei umani nel momento in cui succede di cadere, localizzando la posizione di qualcuno o stimando il carico fisico di un corpo.

Insomma, i Big Data rappresentano la svolta delle aziende sotto molteplici aspetti ed aprono ad un un nuovo mondo ricco di possibilità, incarnando un modo innovativo di fare business.

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